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Tennis – Toni Nadal analizza i giovani: “Medvedev è il migliore, Zverev crollato, Berrettini ha un gran potenziale”

SportFair

Toni Nadal ha analizzato i giovani tennisti del circuito, con un pensiero critico sulla Next Gen: secondo lo zio di Rafa, Medvedev è il più pronto, a differenza di Zverev che è crollato, mentre Berrettini ha un gran potenziale

Non è più l’allenatore di Rafa Nadal da diverso tempo, ma lo zio Toni non ha mai perso contatto con la disciplina. Esperto conoscitore di tennis, lo spagnolo si è espresso ai microfoni della ‘Rosea’ in merito ai talenti della nuova generazione del tennis.

AFP/LaPresse

Impossibile non partire da quel Medvedev che ha messo in seria difficoltà il nipote Nadal nella finale US Open, giudicato il più pronto delle nuove leve, in grado di spodestare Zverev dall’immaginario collettivo: “Medvedev è il più serio, il migliore della nuova generazione: allo Us Open e durante tutta l’estate abbiamo visto che è quello con la maggiore voglia di lottare per arrivare a uno Slam e di mettere pressione a chi gli sta davanti. Mi è sembrato completissimo, con un gran controllo della palla: è davvero difficile fargli punto. Di Zverev si diceva che fosse destinato a vincere uno Slam subito, e invece è crollato. La differenza la fa la voglia di dare tutto, la passione per questo sport”.

AFP/LaPresse

Lo spagnolo ha speso inoltre belle parole per Matteo Berrettini: “lo ho osservato bene contro Monfils e poi contro Rafael: è molto bravo, ha potenzialità grandissime. Non avevo mai visto uno colpire con tanta forza, il suo dritto ha un’ accelerazione e un impatto che danno grande velocità alla palla. Berrettini ha dimostrato di stare con merito tra i migliori del mondo e adesso dipenderà da lui, dalla sua voglia e dalla determinazione. Quando tutto va bene è facile, ma la differenza la fai quando hai qualche problema: in quei momenti devi conservare la stessa voglia di lottare e vincere. Se ce l’avrà starà in alto. Forse gli manca un pochino di tranquillità in alcuni momenti della partita, ma ha un dritto potentissimo, un buon rovescio tagliato e serve molto bene. Giocando anno dopo anno sul circuito farà passi avanti, potrà perfezionare sempre più il rovescio e la volée”.

In fine un pensiero critico sulla Next Gen: “io sono critico con la Next Gen. Parliamo molte volte del fatto che sono giovani, che bisogna aspettare, che quello ha 23 anni e quell’altro 21. Ma Rafael a 19 anni era già al top, Djokovic a 21 anni vinceva l’Australian Open. E possiamo aggiungere tanti altri, da Sampras a Roger. In generale, dico che a 20 anni un tempo i tennisti erano più maturi di adesso”.

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