Rocco Commisso parla del futuro di Chiesa e rifila una stoccata alla Juventus: bianconeri modello aziendale da imitare, ma il loro dominio non fa bene al calcio italiano
La pausa per le nazionali è il momento per fare il punto della situazione post mercato, aggiustare eventuali criticità delle prime due giornate di campionato e prepararsi al meglio per la ripresa dopo la sosta. La Fiorentina, dopo un inizio stentato nel quale sono arrivate due sconfitte contro Napoli e Genoa, avrà di fronte la Juventus in una gara da sempre molto sentita dalle due tifoserie.
Sarà la prima di Rocco Commisso come nuovo patron della Viola. Il manager italo-americano, intervistato dalla ‘Rosea’, ha parlato del futuro di Chiesa, vicinissimo alla Juventus in estate, rifilando poi una stoccata agli stessi bianconeri e al loro dominio in Italia: “ho sempre detto che non prometto niente. Prometto solo quello che posso mantenere. Avevo detto che Chiesa sarebbe rimasto e così è stato. Ma per costruire la squadra che ho in mente ho bisogno di tempo. Cosa succederà con Chiesa la prossima estate? Non si può dirlo ora. Io devo tutelare l’investimento non posso premettermi che poi se ne vada a parametro zero. Mi piace pensare che le bandiere esistano ancora. E se il migliore se ne va non è un buon segnale per nessuno. Batistuta, dico Batistuta è rimasto dieci anni in maglia viola, giusto? Noi vogliamo tenere più a lungo possibile quelli bravi. Detto questo nessuno ci ha presentato un’offerta per Chiesa. Le prime sensazioni sulle grandi del calcio italiano? L’Inter ha raggiunto un grandissimo livello. La Juve è sempre super. La Juve è un modello aziendale da seguire. Poi, vedo che Bernardeschi, il Chiesa di qualche anno fa, non gioca mai e così anche Dybala o Mandzukic. Con la rosa che ha la Juve potrebbe fare tre squadre. Tutta questa supremazia non fa bene al calcio italiano. E lo direi di qualsiasi squadra che avesse vinto otto scudetti consecutivi“.