Caso Schwazer, Sandro Donati svela: “la perizia parla di dati non spiegabili dal punto di vista fisiologico”

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Nel corso di una udienza fissata per domani pomeriggio verrà illustrata la perizia effettuata dai RIS di Parma sulle provette di urina A e B di Schwazer

E’ fissata per domani pomeriggio l’udienza del Tribunale di Bolzano per discutere sugli sviluppi del caso Schwazer, nel corso della quale verrà illustrata la perizia effettuata dai RIS di Parma sulle provette di urine A e B dell’atleta, riferite al controllo antidoping del primo gennaio 2016.

LaPresse/Claudia Fornari

Sono le famose urine risultate prima negative ai test, per poi diventare sorprendentemente positive al testosterone sintetico qualche mese dopo. In attesa del dibattimento previsto domani alle 16.30, ha parlato ai microfoni dell’AGI Sandro Donati, storico allenatore di Schwazer e paladino della lotta al doping in Italia e nel mondo: “la perizia fatta dal perito nominato dal Tribunale parla di ‘dati che non sono spiegabili dal punto di vista fisiologico’, si tratta di un concetto molto importante. Ho fiducia estrema nel Gip e riconosco il lavoro approfondito e faticoso effettuato dal perito nominato dal Gip. E’ una storia complessa e vanno tenuti conto i tenti fatti accaduti e che sono documentati. Questa vicenda ha inizio sì nel dicembre de 2015 quando Alex parlò in Tribunale ma io direi quando, come da registrazione intercettata, nel giugno del 2013 quando l’allora medico federale Fischetto disse rivolgendosi a Schwazer che ‘questo crucco deve morire ammazzato'”.

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