Tour de France – Momento no per Nibali, piovono critiche sui social: la replica dello Squalo è durissima

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Il siciliano ha commentato l’esito della nona tappa, replicando duramente alle critiche ricevute negli ultimi giorni

Le ultime due tappe del Tour de France hanno confermato quello che è l’obiettivo di Vincenzo Nibali che, già prima dell’inizio dell’edizione numero 106, aveva sottolineato come avrebbe puntato solo a vittorie di tappa.

LaPresse

Gli otto minuti incassati nei confronti di Alaphilppe tra sabato e domenica hanno cancellato le sue ultime velleità di vittoria, così da concentrarsi sulle singole frazioni. Le critiche non sono mancate, ma lo Squalo ha risposto a tono ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “sabato avevo tenuto duro per quasi tutta tappa, mi sono ritrovato le gambe proprio dure. Semplicemente non c’erano le forze necessarie. L’accoppiata Giro-Tour? E’ molto difficile, ci sono atleti che riescono a recuperare velocemente in un mese, hanno altri tipi di fibre muscolari che gli consentono questo. Io lo so, l’avevo detto che non volevo fare classifica al Tour dopo un Giro così dispendioso. Mi sono trovato comunque qui, ho cercato di provare, è andata male. Non ci sono le energie giuste per tentare la doppia classifica, e va bene così. Vincere una tappa sarebbe già un’ottima cosa, non mi sento malissimo, ma mi manca quel pizzico di esplosività che mi faccia passare strappi secchi e duri, che ti consenta di primeggiare”.

AFP/LaPresse

Le critiche dei tifosi non sono mancate: “è logico che si aspettino qualcosa di bello. A volte, è facile salire sul carro dei vincitori quando va tutto bene. Poi però ci sono pure i momenti così e io ne sono contento perché fanno capire che noi abbiamo le nostre difficoltà, siamo umani. Quando le gambe dicono no, è no. Non aveva senso prendere a quel punto 3 minuti invece di 4 e mezzo. Il ciclismo di oggi è differente e al Tour devi essere al cento per cento. Non dico che sia impossibile l’accoppiata col Giro, ma io l’ho sempre digerita molto male. I miei migliori Tour sono venuti dopo una preparazione centrata sulla Francia, senza avere il Giro nelle gambe. Le critiche dei social spesso vengono da chi non ha idea di cosa sia fare il professionista. Stare davanti a una tv, bere una coca-cola e mangiare i popcorn è facile. Il ciclismo vero è un’altra cosa. Non sono mica un bambino. Sono abbastanza grande per capire che ci sono momenti sì e momenti no“.

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