Tour de France – Caduta Nibali sull’Alpe d’Huez, si va verso una desolante conclusione dell’inchiesta

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Il legale Malucchi ha parlato dell’inchiesta aperta dopo l’incidente avvenuto sull’Alpe d’Huez, rivelando come sia prossimo all’archiviazione

La terza tappa del Tour de France incorona Julian Alaphilippe, regalandogli anche la maglia gialla da leader della classifica generale. Solo ventunesimo invece Vincenzo Nibali, riuscito comunque a rimanere agganciato al treno dei migliori, perdendo non molto terreno dal vincitore.

LaPresse

Una giornata particolare per lo Squalo, comunque soddisfatto del suo lavoro: “pensavo fosse uno strappo più lungo, un chilometro, invece erano quattrocento metri di volata. L’avessi saputo avrei tentato di prenderlo un po’ più avanti. Non mi era parso però che ci fosse stato distacco. Abbiamo avuto tanto stress tutto il giorno. Quando è partito Alaphilippe, seguirlo era impossibile. Le sensazioni? Ero sempre davanti, bene dai“. Intanto, sembra avviarsi verso l’archiviazione l’inchiesta aperta lo scorso anno dalla Procura di Grenoble dopo l’incidente avvenuto nel 2018 sull’Alpe d’Huez, quando Nibali incappò nella frattura della decima vertebra toracica dopo una caduta causata da uno spettatore. Il legale Fausto Malucchi ha ammesso come tutto dovrebbe risolversi con un nulla di fatto: “salvo sorprese si va verso la chiusura, l’archiviazione dovrebbe essere imminente. La responsabilità penale è personale e quella persona non è stata individuata“. Nonostante l’analisi di filmati e immagini, colui che ha tirato giù Nibali non è stato identificato, essendosi dileguato immediatamente dopo l’accaduto. Non c’è nulla dunque a cui appigliarsi per poter procedere, dunque l’inchiesta si avvia verso una desolante conclusione.

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