VIDEO DEL GIORNO

Simona Halep firma l’impresa, è la nuova regina di Wimbledon: Serena Williams ancora sconfitta, il 24° Slam è una maledizione

SportFair

Simona Halep ribalta il pronostico della vigilia e vince la finale di Wimbledon: la tennista romena si impone su Serena Williams con il punteggio di 2-6 / 2-6. Serena manca ancora l’appuntamento con il record di Slam di Margaret Court

Il bello del tennis è che spesso i pronostici della vigilia possono essere ribaltati. Quando si entra in campo, specialmente sul centrale di un torneo prestigioso come Wimbledon, non importa quello che sia successo in passato, quanto pesino le carriere o i trofei in bacheca fra due atlete: conta solo vincere, specie se ci si trova in finale. Capita così che una 23 volte campionessa Slam come Serena Williams, capace di alzare al cielo il Venus Rosewater Dish per 7 volte, venga sconfitta da Simona Halep, per la prima volta in finale a Wimbledon e con appena uno Slam in bacheca.

AFP/LaPresse

Come detto, il passato non conta nulla: le finali si vincono, non basta giocarle. Lo sa bene Serena Williams, arrivata alla 32ª finale in carriera, la tennista ‘più anziana’ a riuscirci nei Championships, battuto il record di Martina Navratilova che resisteva da Wimbledon 1994. Per lei 23 successi Slam, a differenza di Simona Halep che di finali ne aveva giocate appena 4, vincendone solo una (Roland Garros 2018). Addirittura la Halep aveva perso fin qui 9 delle ultime 12 finali giocate e il suo ultimo successo era datato Montreal 2018.

AFP/LaPresse

Ma oggi è diverso. Sull’erba del campo centrale di Wimbledon, si è coronata la favola della tennista di Costanza, quella che prima della finale del Roland Garros 2018 era additata come ‘eterna perdente‘. La prima romena arrivata in finale di Wimbledon, nonché la prima tennista del suo Paese a vincere i Championships (Nastase arrivò due volte secondo nel 1972 e nel 1976). Il suo secondo Slam è forse più dolce del primo: arriva su una superficie nella quale non ha mai ottenuto grosse soddisfazioni, contro la leggenda vivente del tennis femminile, con buona pace di un’altra americana, Sloane Stephens, sconfitta a Parigi l’anno scorso.

AFP/LaPresse

Una finale strana, quasi senza storia. Un doppio 2-6 arrivato in 58 minuti che lascia spazio a pochi alibi per Serena Williams, non ancora al 100% fisicamente dopo i problemi al ginocchio delle ultime settimane. Quando si trova contro un’avversaria di livello, a Serena non basta più solo la forza fisica e il talento nei colpi, in un tennis in cui l’atletismo la fa da padrone. La tennista americana sembra pagare lo scotto dei quasi 38 anni. Il record di Margaret Court le è sfuggito per la terza volta: a Wimbledon 2018 contro Kerber, agli US Open 2018 contro Osaka e a Wimbledon 2019 contro Halep. Il 24° Slam, il primo da mamma, inizia a diventare una maledizione.

Condividi