Per affrontare il Motomondiale i vari team vanno incontro a spese importanti, scopriamole tutte nel dettaglio
Affrontare un Mondiale di MotoGp è alquanto costoso, i vari team devono far fronte a numerose spese per poter prender parte alle diciannove tappe che compongono il lungo e complesso calendario. Sette di esse si disputano fuori dall’Europa, dunque viaggi lunghi ed economicamente pesanti, che vanno ad aumentare quel budget che, adesso, andremo ad analizzare. Le scuderie di medio-bassa classifica investono otto milioni per l’intera stagione, i top team invece non vanno al di sotto dei trenta, cifra a volte anche raddoppiata ma sempre inferiore rispetto alla Formula 1.
COSTO DELLA MOTO E DEI SINGOLI PEZZI
La spesa più alta riguarda l’ingaggio del pilota e la gestione della squadra, composta da: ingegneri, meccanici, viaggi, comunicazione, Pr e hospitality. Il costo della moto è invece relativamente contenuto, il motore si aggira tra i 200 mila e i 250 mila euro, mentre per le squadre satellite il noleggio di una singola moto costa da tre a quattro milioni a stagione. I pezzi aggiuntivi vanno pagati separatamente, la dotazione base costa circa 70 mila euro. Da considerare anche la carena in carbonio, dal valore di due euro per ogni 100 grammi. L’acciaio, invece, costa solo venti centesimi per 100 grammi e, se prendiamo la plastica, il prezzo è ancora inferiore. Un cerchione di magnesio costa, invece, almeno quattromila euro. Una violenta caduta con la moto che rotola può equivalere a una spesa di 100 mila euro tra cerchioni, dischi dei freni, sospensioni, radiatore e sensori. Se la scivolata è leggera, il costo per la riparazione va dai 15 ai 20 mila euro per la sostituzione di manopole, pedane e comando del freno posteriore. Una caduta, invece, che vada a colpire il telaio, l’elettronica o il motore può costare anche 500 mila euro.
COSTO DI GOMME E ELETTRONICA
Elemento importante per ogni team e per la progettazione della propria moto sono le gomme, che ogni ingegnere deve conoscere quando comincia a disegnare il prototipo. In ogni circuito vengono utilizzati pneumatici specifici, il cui prezzo è di 1 milione e 200 mila euro a stagione, compreso il personale tecnico di assistenza. Per l’elettronica, altro elemento fondamentale, la spesa può superare i 100 mila euro tra sensori, cavi e cruscotto, solo quest’ultimo costa 2500 euro. Nessun pezzo elettronico ha un costo inferiore a 1000 euro. Facendo il calcolo, si arriva ad una spesa totale di circa tre milioni, circa il 10% del costo di una stagione.
L’INGAGGIO DEL PILOTA
Questa è la voce di spesa più pesante per i team, che hanno un tetto salariale da rispettare: 15 milioni di stagione, anche se per molti si conosce solo la cifra ufficiosa. Viñales recentemente ha rinnovato il proprio contratto portandolo ad 1.5 mln a stagione, mentre Valentino Rossi percepisce 7 mln all’anno. Il fatto di aver vinto cinque degli ultimi sei titoli mondiali, permette invece a Marc Marquez di vantare il miglior stipendio della MotoGp, che si aggira intorno ai 15 milioni circa. Il Dottore è alle sue spalle, seguito da Andrea Dovizioso (sei milioni), Jorge Lorenzo (quattro), Johann Zarco (2,5 milioni), Cal Crutchlow (due), Andrea Iannone (1,5 milioni) e Alex Rins (1 milione).