Lin Jarvis, la fiducia in Valentino Rossi e quegli incontri interni che hanno dato la svolta per Maverick Vinales: le parole del team director Yamaha
I piloti della MotoGp sono pronti per sfidarsi in un nuovo appassionante appuntamento, il nono stagionale e l’ultimo prima della pausa estiva. Al Sachsenring Valentino Rossi va a caccia del riscatto dopo tre amarissimo zeri consecutivi, che non hanno però abbattuto il Dottore ed il suo team, che ancora crede molto in lui e gli dà piena fiducia.
“Al Montmeló forse avrebbe potuto correre per la vittoria. La situazione non è così male. Anche ad Assen, per come stava andando domenica, la moto funzionava molto meglio. Finalmente era ben regolata, ma ha fatto un errore e lo ha fatto perché ha spinto la moto per trarne di più. I fatti sono i fatti tre zeri di fila sono molto brutti ma l’importante è stare con lui, supportarlo e trovare il modo di lavorare insieme per le prossime gare”, ha aggiunto il managing director Yamaha.
“Maverick? E’ difficile dire esattamente che cosa è cambiato. Lui e il suo gruppo hanno lavorato insieme in modo più dalla nostra parte per estrarre il massimo di ogni fine settimana. Non abbiamo cambiato la moto in modo significativo. La moto è migliorata passo passo per certi aspetti. Al Montmeló avevamo già fatto una gara molto buona, credo che anche lì avrebbe potuto lottare per la vittoria. Eravamo in una situazione molto brutta al Mugello. è stato molto deludente, ci aspettavamo di più, eravamo tutti giù in quel momento, quindi, abbiamo avuto un incontro interno. Abbiamo avuto un incontro con la squadra di Valentino e un altro con la squadra di Maverick. Lì abbiamo detto: “Cosa possiamo fare diversamente, cosa possiamo cambiare, cosa possiamo migliorare”. Abbiamo detto: “Va bene, possiamo essere di nuovo forti, ma insieme, dovremo lavorare insieme”. Perché, comunque, la moto aveva un potenziale, lo vedevamo con ciò che Quartararo era in grado di fare. Penso che abbiamo lavorato solo meglio. Ha accettato la situazione. A volte, si sente frustrato. Ha detto: ‘OK, siamo qui, l’unico modo per andare avanti è lavorare insieme’. Ed è quello che abbiamo fatto “, ha concluso.