Formula 1 – Uno psicologo per Bottas come Rosberg nel 2016? Valtteri ammette: “io non sono Nico”

SportFair

Bottas sicuro di sè: il finlandese della Mercedes ha le idee chiarissime, il pilota Mercedes dice no allo psicologo

La Formula 1 tornerà protagonista nella nuova settimana, col Gp di Germania: i piloti racconteranno alla stampa, giovedì, come hanno trascorso la loro settimana di pausa dopo il Gp di Silverstone, per poi salire a bordo delle loro monoposto venerdì per le prime libere.

Dopo la splendida pole conquistata davanti al pubblico del suo compagno di squadra, Valtteri Bottas, che ha poi perso il Gp di Silverstone, vinto da Hamilton, non perde comunque la motivazione e la certezza di poter battere il britannico.

Lapresse

Bottas, come Rosberg tre anni fa, ha forse bisogno di uno psicologo sportivo? Il finlandese della Mercedes ha le idee chiarissime a riguardo: “non penso che funzionerebbe per me. Ogni atleta e ogni persona fa storia a sé. Alcuni hanno bisogno di supporto. Io ho già ottime persone attorno a me con cui posso parlare. Per me è l’uomo che vedo nello specchio tutti i giorni a potermi dare le risposte se passo momenti difficili o ho qualche dubbio. E così via. Io risolvo i problemi da solo. Non vedo un vero e proprio guadagno ad avere uno psicologo, al momento. E’ una cosa individuale. Se si guarda a tanti altri sport, tante persone usano psicologi tutte le volte e certamente riescono a migliorare, ma alcune non riescono. Io non sono Rosberg, sono Valtteri. E so cosa funziona meglio per me. Non ho mai parlato con Nico di come è riuscito a battere Hamilton. Sono preparato per seguire la mia strada. DI sicuro da fuori non si riesce a vedere quanto e cosa faccio nella mia preparazione. Vedremo. Alcune cose le faccio da me. Non ho intenzione di parlare di queste cose al momento“, ha spiegato Bottas.

Condividi