Europei XCM 2019 – Fumagalli da sogno, Porro d’argento

SportFair

Grande gara dell’azzurra che stacca tutte a meno di 2 km dalla conclusione e vince con oltre 15″ di vantaggio. Ottima prova di squadra tra gli uomini e argento per Samuele l’unico in grado di resistere alla progressione finale del vincitore Ferreira

Mara Fumagalli è la nuova campionessa europea Marathon. Si è laureata questo pomeriggio in Norvegia, a Kvam – Lillehammer giungendo sul traguardo, dopo 70 chilometri di gara, con 15″ di vantaggio sulla slovena Blaza Pintaric. Al terzo posto la svedese Jennie Stenerhag.

E siccome le medaglie per le nostre Nazionali non giungono mai da sole, dopo pochi minuti è arrivato anche l’argento di Samuele Porro nella prova maschile. Nonostante una grandissima prova di squadra (quattro azzurri tra i primi sei con i piazzamenti di Daniele Mensi, 4°, Fabian Rabensteiner, 5° e Juri Ragnoli, 6°) i ragazzi di Mirko Celestinoraccolgono meno di quello che avrebbero meritato, ma completano degnamente una giornata trionfale per il fuoristrada azzurro.

“Vorrei cominciare ringraziando tutto lo staff della Federazione – ha esordito un raggiante CT Mirko Celestino – che ci ha messo nelle migliori condizioni per poter gareggiare con tranquillità. Questi risultati sono merito prima di tutto degli atleti e poi di un gruppo di lavoro che si sta impegnando da tempo con serietà e professionalità.”

“Per quanto riguarda le due gare, devo dire che Mara Fumagalli ha finalmente raccolto, anche in campo internazionale, i risultati che merita. Al via mi ha confidato: se mi trovo avanti non tiro per tutta la gara e mi gioco le carte sull’ultima salita. Così è stato! Mara è stata brava e determinata ad attaccare quando mancava 1,5 chilometri alla conclusione, sullo strappo più duro della gara. Per le avversarie non c’è stato nulla da fare.”

Mara Fumagalli è arrivata al fuoristrada relativamente tardi. Ha 31 anni (è nata il 24 ottobre del 1987 a Lecco) ed una determinazione che l’ha portata in questi anni a dividersi, con ottimi risultati, tra il lavoro in fabbrica e gli allenamenti. “Quest’anno – continua Celestino – non ha perso una gara in Italia, vincendo tutto quello che c’era da vincere ed è la campionessa italiana in carica. Sapevo della sua grinta e della sua volontà e sono veramente contento che finalmente abbia potuto vestire una maglia così importante”.

La gara degli uomini è stata una corsa ad eliminazione che ha visto tutta la formazione azzurra condurre un gioco di squadra simile a quello della strada. “Ho chiesto ai mie di partire forte – racconta il CT azzurro – e devo ringraziare Longo e Longa che si sono sacrificati, nei primi chilometri, per questo obiettivo. Nell’ultima ora di gara (sulle oltre tre in totale) sono entrati in azione i nostri scalatori, anche se il percorso in qualche modo ci ha penalizzato, presentando un’ampia sede stradale che ha permesso di stare facilmente a ruota. Avanti avevo ancora tutti gli azzurri, per questo ho chiesto a Juri (Ragnoli, ndr) di provare un’azione per certi versi suicida, ma che ha costretto gli altri ad uscire allo scoperto per chiudere. Sullo strappo finale sono arrivati in cinque (i primi dell’ordine di arrivo) di cui tre azzurri. Tiago ha impresso una progressione alla quale ha risposto soltanto Porro, che però non è riuscito a tenere la ruota. Peccato, ma devo dire che i ragazzi si sono comportati veramente bene. Alla fine della giornata le due medaglie e gli ottimi piazzamenti non possono che lasciarmi pienamente soddisfatto
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