Prima scelta al Draft per la gioia dei New Orleans Pelicans, da questa notte inizia l’era di Zion Williamson: atletismo, personalità e talento fuori dal comune per il giovane che dominerà l’NBA nei prossimi anni
Nella notte italiana si sono poste le basi per la nuova stagione NBA. Il Draft 2019 ha assegnato uno o più talenti alle rispettive franchigie, giovani sui quali costruire il proprio futuro mettendoli al centro del progetto, o nuove pedine da aggiungere al roster per rinforzare la squadra. I New Orleans Pelicans sono stati baciati dalla fortuna durante la lottery: pur avendo solo il 6% di possibilità di prendere la pick numero 1, contro il 14% di Knicks, Suns e Cavs, NOLA è riuscita a pesare la prima scelta che si è tradotta in Zion Williamson.
Watch @Zionwilliamson hear his name called as the #1 overall pick through the lens of our slo-mo #PhantomCam! pic.twitter.com/bfYn0gPOjR
— NBA (@NBA) 21 giugno 2019
Una vera e propria manna dal cielo. Zion Williamson è il nome sulla bocca di tutti da inizio anno, l’unico giocato al college, quanto è bastato per farlo diventare il nome più cerchiato, sottolineato, evidenziato in rosso sulla lista di ogni scout. La sua scelta alla prima chiamata era praticamente scontata fin da quando, dopo aver tenuto tutti sulla corda per qualche settimana dopo l’eliminazione dei Blue Devils dalla postseason, ha deciso di rendersi eleggibile al Draft.
Per descriverlo con le parole di Kevin Durant: “un talento come lui viene fuori una volta per generazione”. Ed è la pura verità. Steve Kerr non ha usato mezzi termini nel paragonarlo a LeBron James: un confronto che pesa, ma che trova degli inevitabili punti in comune. Uno su tutti l’atletismo. Zion Williamson è 201 cm per quasi 130 kg: solo Boban Marjanovic in NBA pesa più di lui ma è alto 2 metri e 20. La forza di un carrarmato in un corpo agile e scattante, capace di dominare a rimbalzo, difendere discretamente e attaccare il ferro con un livello già al top per gli standard NBA.
Ma anche mani educate, soprattutto la sinistra, in grado di trovare un compagno con un assist, superare l’avversario in ball handling e schiacciare con una ferocia inaudita. Il tiro dalla distanza è l’unica pecca, specie per gli standard dell’NBA moderna, ma i margini di miglioramento ci sono tutti: lo stesso LeBron James al suo ingresso nella lega aveva questo limite. I due sono accomunati anche da una forte personalità: “se non riuscirò a diventare il volto dei Pelicans vorrà dire che ho sbagliato sport”, ha dichiarato pre-draft il nativo di Salisbury. Un altro ‘The Chosen One’ – ‘Prescelto’, prima del suo ingresso nella lega.
Ultima caratteristica, ma non per importanza, che rende il numero 1 di Duke speciale sono gli intangibles, quelle qualità non quantificabili che differenziano un buon giocatore da un fenomeno: Zion ne ha da vendere. Da questa notte l’NBA ha un nuovo talento che dovrà affrontare la scalata verso l’Olimpo del basket USA misurandosi con i LeBron, i Durant, gli Harden, gli Antetokoumpo i Curry: da oggi inizia ufficialmente l’era di Zion Williamson.