Rafa Nadal vince il 12° Roland Garros della sua carriera battendo Dominic Thiem nella finale ‘remake’ della passata edizione: nessuno come il maiorchino, non solo a Parigi, ma nella storia di un singolo Slam
Se stavate aspettando l’anno buono in cui il vincitore del Roland Garros non sarà Rafa Nadal, abbiamo una brutta notizia per voi: l’attesa continua. Dopo 3 ore di grande tennis, le braccia al cielo, le lacrime, il solito rotolarsi sulla terra rossa parigina sulla quale ormai si sente a casa, sono il modo di festeggiare di Rafa Nadal.
Ci si aspettava una finale fra Rafa Nadal e Novak Djokovic, ma la semifinale ha regalato una sorpresa: l’ultimo atto di Parigi è il remake della passata edizione, con Dominic Thiem che ha provato a vendicare la sconfitta dell’anno scorso. Se lo intendiamo in termini cinematografici, da un remake ci si aspetta un finale simile, è così è stato: non il secco 3-0 subito l’anno scorso, ma un perentorio 3-1 con il quale il tennista di Maiorca non ha dato scampo al suo avversario. Spezzati i sogni di Thiem che sperava di diventare il primo campione Slam austriaco dopo Thomas Muster.
Un risultato di certo prevedibile, ma non proprio scontato visti i precedenti che davano in vantaggio Nadal per 8-4, ma con Thiem capace di batterlo sul rosso negli ultimi 3 anni a Buenos Aires, Roma e nelle roccaforti di Madrid e Barcellona. A Parigi però, Nadal è un’istituzione, un monumento da piazzare di fianco alla Tour Eiffel. Il maiorchino mostra il consueto strapotere fisico, ma anche una solidità mentale disumana che lo fa restare freddo per tutta la partita, una conoscenza scientifica della superficie e del modo di colpire la palla, risposte difensive e colpi offensivi da fenomeno.
Del resto, ci sarà un motivo valido se questo è il 18° Slam vinto nonché il 12° Roland Garros della carriera, torneo nel quale vanta 93 vittorie e 2 sole sconfitte (Soderling nel 2009 e Djokovic nel 2015). Nessun giocatore, né ATP né WTA, era mai riuscito a vincere uno Slam più di 11 volte: lo stesso Nadal deteneva il record in coppia con Margaret Court Smith che vinse l’Australian Open in 11 occasioni. Da oggi, anche questo primato appartiene unicamente al ‘King of Klay’.