NBA – Infortunio Kevin Durant, come cambia il suo futuro: player option, lungo stop e free agency rimandata al 2020

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L’infortunio di Kevin Durant cambia le dinamiche del futuro NBA: player option che grava sugli Warriors e free agency rimandata a causa del lungo stop?

Cambia tutto in una notte. L’infortunio di Kevin Durant è in grado di stravolgere le dinamiche future dell’NBA. Non soltanto in ottica Finals, con gli Warriors che saranno chiamati a vincere due gare senza la loro stella più luminosa, ma anche per quanto riguarda la prossima free agency.

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La risonanza magnetica alla quale KD si sottoporrà nelle prossime ore evidenzierà, con grade probabilità, la rottura del tendine d’Achille. Un infortunio lungo e complicato, capace di tenerlo fermo anche per tutta la prossima stagione. Chiedere a DeMarcus Cousins al riguardo. Kevin Durant era il perzzo pregiato della prossima free agency, il giocatore sul quale tutte le franchigie volevano provare a mettere almeno una delle loro fiches (in realtà più di una!). Lo avevano accostato ai Lakers di LeBron James, ai Nets e ai Clippers, ma soprattutto ai New York Knicks che, avendo perso anche Zion Williamson al Draft, dovranno ora cambiare i loro piani.

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Chi si azzarderà a dare un contratto pluriennale ad un giocatore che a settembre compirà 31 anni e che, ad oggi, non dà garanzie sul piano fisico? Chiamarsi Kevin Durant aiuta, ma chiedere più di 30-35 milioni per non giocare sarebbe un salasso per qualsiasi franchigia. Più probabile dunque che l’ex Thunder decida di esercitare la player option presente nel suo contratto, guadagnando 31.5 milioni il prossimo anno senza mai scendere in campo. Duro colpo per Golden State che potrebbe decidere di non rinnovare il contratto di Klay Thompson per mancanza di spazio salariale.

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