MotoGp, Valentino Rossi schietto: “Petrucci stava per far piangere anche me. Se rimpiango la Ducati? Vi dico che…”

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Il pilota della Yamaha ha commentato il Gran Premio d’Italia, che lo ha visto uscire di scena verso metà gara per colpa di una scivolata

Giornata da dimenticare per Valentino Rossi, che ha chiuso in maniera pessima un week-end cominciato malissimo. Il diciottesimo posto ottenuto in qualifica non ha di certo aiutato il Dottore nel Gp del Mugello, considerando prima il contatto con Mir e poi la scivolata, che ha messo fine anzitempo alla gara del pesarese.

Alessandro La Rocca/LaPresse

Interrogato sulla sua prestazione, Valentino Rossi non si è nascosto: “ho provato a sorpassare Mir e lui mi ha chiuso, quindi ci siamo toccati e siamo finiti nella ghiaia. Poi sono tornato in pista e avevo qualche problema con la gomma davanti, credo come tutti quelli che hanno usato la dura all’anteriore, e quando sono arrivato all’Arrabiata 2 mi si è chiuso sulle buche. Guardando i dati, sembra che non ci sia niente, ma probabilmente sono entrato un pelo più forte e mi si è chiuso l’anteriore. Fortunatamente comunque sono solo scivolato, quindi tutto a posto. Nelle ultime due gare, Le Mans e qui, ci aspettavamo di andare bene, invece siamo stati in grande ritardo fin dal primo turno. Il venerdì di solito cerchiamo di provare delle cose per migliorare la moto. Dopo i test di Jerez, sia in Francia che al Mugello abbiamo cercato di migliorare l’accelerazione, ma non abbiamo risolto niente. Sabato mattina qui ho fatto probabilmente il mio miglior turno, perché andavo abbastanza forte e purtroppo ho sbagliato. Senza quell’errore all’ultima curva magari sarei andato in Q2 e non saremmo qui a parlare di tutte queste cose. Purtroppo negli ultimi anni non siamo mai riusciti a migliorare, abbiamo sempre solo fatto qualche passettino, mentre i nostri rivali migliorano sempre tanto. Tocca a trovare il modo di fare qualcosa di più serio, perché sotto certi punti di vista il gap adesso è molto grande“.

Alessandro La Rocca/LaPresse

Il Dottore ha poi proseguito nella sua accurata analisi: “diciamo che non è che cerchiamo il miracolo, perché non è che facciamo delle cose assurde. Cerchiamo di lavorare sugli aspetti su cui siamo più in difficoltà, come l’accelerazione e l’elettronica. Abbiamo provato anche sulle altre piste quello che abbiamo sperimentato nei test. Però nei weekend forse concentrandosi su quello che abbiamo effettivamente si potrebbe trovare un pelino in più di feeling e magari fare meglio in prova. Un errore lasciare la Ducati? E’ stato tanto tempo fa. La Ducati è stata bravissima negli ultimi anni ed ha fatto un grande lavoro, ma era il 2012, quindi avrei dovuto aspettare un sacco e va bene così. Petrucci? Sono contentissimo per Danilo, perché abbiamo un buon rapporto e ci vediamo alcune volte anche fuori dalla pista. E’ un bravissimo ragazzo e vederlo piangere sul podio quasi quasi faceva piangere anche me. Vincere il Gran Premio d’Italia è il sogno, poi con la Ducati probabilmente è il top che ti può succedere in una carriera dopo la vittoria del Mondiale. Voglio fare i complimenti anche a mio fratello, che ha fatto secondo. L’ho visto non dico contento, ma emozionato, che per lui è già una cosa abbastanza estrema. Sono molto contento anche per lui“.

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