Il club rossonero starebbe per arrivare ad un accordo con l’Uefa, che prevede l’esclusione dalla prossima Europa League in cambio di una particolare proroga
Il Milan potrebbe non partecipare alla prossima edizione dell’Europa League, nonostante si sia qualificato di diritto alla fase a gironi.
I legali rossoneri si sono presentati oggi a Nyon presso gli uffici dell’Uefa per proporre un accordo alla Federazione, ovvero rinunciare a giocare la seconda competizione europea, in cambio di una proroga del periodo entro cui ottenere il tanto richiesto pareggio di bilancio, ora fissato al termine della stagione 2020-2021. Un lavoro complicato quello degli avvocati rossoneri che fa leva anche sui tempi lunghi del TAS che, fino al 14 agosto, non ha in programma udienze in merito al triennio 2015-2018, ultimo periodo sotto esame da parte del Tribunale Arbitrale Sportivo di Losanna. La medesima situazione negativa sarebbe stata prospettata anche per il trienni 2016-2019, elemento che ha spinto il Milan a chiedere questo ‘maxi settlement‘, che permetterebbe ai rossoneri di vedere la luce in fondo al tunnel. Nel caso in cui la società del presidente Scaroni dovesse essere esclusa dall’Europa League, la Roma andrebbe ai gironi e il Torino giocherebbe il doppio turno preliminare.