L’ex allenatore friulano ha paragonato la sua accoglienza alla Juve con quella di Sarri, esprimendo il proprio punto di vista
Maurizio Sarri è il nuovo allenatore della Juventus, l’annuncio è arrivato nel pomeriggio di ieri in contemporanea a Londra e Torino. Il Chelsea e il club bianconero hanno pubblicato insieme una nota ufficiale, chiudendo di fatto la telenovela durata parecchie settimane.
Sul ritorno di Sarri in Italia si è soffermato ai microfoni della Gazzetta dello Sport Fabio Capello, facendo un piccolo paragone con se stesso: “ebbi qualche problema ad arrivare alla Juve con le stimmate del nemico, ma non tanto perché avevo allenato il Milan e la Roma, quanto perché avevo detto che non sarei mai andato in bianconero. Ci furono delle contestazioni, striscioni contro di me, ma sempre dai gruppetti degli ultrà, che considero uno dei mali del calcio italiano. Pensi alle contestazioni vergognose ad un grande allenatore come Ancelotti. So che anche Conte è stato criticato per il passaggio all’Inter, ma chi dice cose del genere andrebbe ignorato. Gli allenatori sono professionisti. Se poi invece fare il tifo diventa un business, è ovvio che ci sia un problema. Comunque, poi quando cominciammo a vincere, le cose andarono a posto, anche perché io rispetto a Sarri avevo una corsia privilegiata: ero stato in bianconero da calciatore e quindi conoscevo la loro mentalità. La tuta? Sono stupidaggini. magari la tuta è una scaramanzia. Ce l’avevo anche io.Uscivo dallo spogliatoio sempre dietro un calciatore che aveva un certo numero di maglia, ma non mi chieda quale perché non glielo dico”.
Per quanto riguarda la rosa, Capello ammette: “i bravi allenatori sanno mettere al posto giusto i giocatori che hanno a disposizione. Mi dia retta, la Premier League è il top del top; solo Barcellona e Real Madrid possono essere al loro livello. Per questo Maurizio è andato a Londra da insegnante delle superiori e torna in Italia da professore universitario. Il suo Chelsea non giocava il 4-4-3 del Napoli, si è saputo adattare a situazioni nuove. Hazard, ad esempio, faceva cose diverse. Non parlo di mercato. Dico solo che la Juve ha in rosa Higuain. Si ricorda quando Sarri a Londra diceva: ‘Ci serve un uomo che chiuda la manovra’? Non aggiungo altro. Dybala è un grande calciatore, così come Emre Can e Bentancur che mi piacciono molto. E Ramsey: proprio un bell’acquisto“.