L’Associazione di Consumatori ha espresso il proprio parere sull’addio di Totti alla Roma, sottolineando di non rimpiangerlo per ciò che ha fatto in carriera
L’addio di Francesco Totti alla Roma ha scosso il mondo del calcio, sorpreso dalle parole dure e forti dell’ex capitano giallorosso nel corso di una conferenza stampa.
Se molti hanno accusato il club di Pallotta di aver abbandonato la propria bandiera, il Codacons si è schierato apertamente contro Totti, pubblicando questo comunicato: ‘Mentre da più parti si stracciano le vesti per la decisione dell’ex Capitano della Roma, dal canto nostro siamo certi che non rimpiangeremo il suo addio alla società – spiega il Codacons – Le doti sportive di Totti sono innegabili, ma un campione lo si riconosce non tanto per le sue imprese sul campo, quanto per le azioni di cui si rende protagonista fuori dai campi da gioco. In tal senso Francesco Totti, che ha fatto per anni da testimonial al gioco d’azzardo attraverso una serie di spot televisivi, non ha reso un gran servizio al paese e di certo non ha aiutato la lotta alla ludopatia. Al contrario la sua decisione di sponsorizzare i giochi ha spinto migliaia di cittadini specie giovani ad avvicinarsi all’azzardo, con tutte le conseguenze sociali e sanitarie del caso‘ aggiunge l’associazione.
I dati più recenti dicono che nel 2017 gli italiani hanno giocato 101,8 miliardi di euro, facendo registrare una crescita di 5 miliardi rispetto al 2016. Un aumento comunque contenuto se pensiamo alla crescita esponenziale del decennio precedente: nel 2006, la somma giocata annualmente dai cittadini italiani era di poco inferiore ai 35 miliardi. L’Italia detiene il primato europeo per quanto concerne il tasso di slot machine per abitante: sono una ogni 151 cittadini, nettamente di più rispetto a Spagna (una ogni 245) e Germania (una ogni 261).
Sempre nel 2017, 17 milioni di italiani (il 42,8% della popolazione fra i 15 e i 64 anni) hanno giocato almeno una volta. Sono 7 milioni in più rispetto al 2014, solo tre anni prima. Di questi, più di un milione sono giovani tra i 15 e i 19 anni, ossia il 36,9% di quella fascia d’età (in calo rispetto al 47,1% del 2014); i ragazzi giocano con frequenza maggiore rispetto alle ragazze. Un ulteriore dato allarmante è quello riferito ai bambini tra i 7 e i 9 anni: 400 mila sarebbero già stati iniziati almeno una volta – da genitori, parenti o amici – al gioco (slot machine, gratta e vinci, scommesse sportive, ecc.). Per tale motivo il Codacons non rimpiangerà il ruolo di Totti nella Roma e anzi ritiene una buona notizia l’addio dell’ex capitano alla società di calcio.