Volvo, non solo sicurezza stradale: obiettivo ‘zero plastica’

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Si rafforza il sostegno di Volvo al progetto LifeGate PlasticLess per la lotta alle plastiche nei mari italiani

Dopo che lo scorso anno la filiale italiana di Volvo aveva sposato la causa del progetto LifeGate PlasticLess per la riduzione delle plastiche nel mare ed effettuato la posa di tre dispositivi Seabin (nei porti di Marina di Varazze, Marina di Cattolica e Venezia Certosa Marina), nel 2019 il progetto si amplia, quest’anno coinvolgendo numerosi punti chiave dei litorali italiani grazie al contributo di alcuni dei concessionari più attivi della rete ufficiale Volvo in Italia.

Vanno letti in tale ottica la posa avvenuta oggi del dispositivo Seabin nel porto di Riccione e l’evento tenutosi nei locali della concessionaria Volvo Mothor di Rimini al quale hanno partecipato il Presidente di Volvo Car Italia Michele Crisci e il Sindaco di Riccione Renata Tosi.

L’iniziativa legata al progetto LifeGate PlasticLess sostenuta da Volvo Car Italia e dalle concessionarie Volvo si inserisce in un impegno ad ampio respiro di Volvo Cars a favore del ridotto impatto ambientale e della sostenibilità e rafforza la collaborazione fra Volvo Car Italia e LifeGate, società riferimento in Italia per lo sviluppo sostenibile. L’iniziativa è inoltre attuata in collaborazione con le amministrazioni locali più sensibili alla tematica della salvaguardia dei mari.

volvoI dispositivi Seabin utilizzati nell’ambito del progetto LifeGate PlasticLess per la raccolta dei rifiuti galleggianti risultano particolarmente efficaci in aree come i porti, all’interno dei quali – grazie all’azione dei venti e delle correnti – convergono i rifiuti scaricati in mare. Un dispositivo è in grado di catturare dalla superficie dell’acqua circa 1,5 chilogrammi di detriti al giorno, ovvero oltre mezza tonnellata di rifiuti all’anno comprese le microplastiche fino a 2 millimetri di diametro e le microfibre fino a 0,3 mm, sempre più diffuse e pericolose. Trovandosi nel sale marino e venendo ingerite dai pesci, le microplastiche entrano nella nostra catena alimentare.

Volvo Cars è fortemente impegnata a ridurre l’impatto ambientale sia dei suoi prodotti sia delle sue attività operative. Un impegno che è stato premiato al Plastics Recycling Awards Europe di quest’anno, dove Volvo Cars ha ricevuto un riconoscimento ufficiale per gli sforzi fatti nell’ambito della sostenibilità, aggiudicandosi un premio prestigioso per la versione speciale del suo SUV ibrido plug-in XC60 T8 Twin Engine contenente un’elevata percentuale di parti in plastica riciclata. L’auto è stata presentata lo scorso anno al fine di dimostrare la realizzabilità di due ambiziosi obiettivi di Volvo Cars relativamente all’utilizzo di plastica riciclata: utilizzare materiali riciclati per almeno il 25% delle parti in plastica di tutte le nuove Volvo a partire dal 2025 adottare un approccio più circolare nello sviluppo delle proprie vetture.

La XC60 T8 Twin Engine premiata visivamente risulta identica al modello di serie, pur contenendo numerosi componenti in plastica riciclata al posto degli equivalenti realizzati in materiali plastici.  Ad esempio, nell’abitacolo della vettura il tunnel centrale è realizzato con fibre rinnovabili e plastiche recuperate da vecchie reti e funi marine, mentre la moquette che riveste il pavimento contiene fibre ottenute da bottiglie in plastica PET e un insieme di fibre di cotone ricavate da scampoli della produzione di capi di abbigliamento. Anche per i sedili sono state utilizzate fibre di PET ricavate da bottiglie di plastica. Il materiale fonoassorbente da inserire sotto il cofano dell’auto è stato realizzato riutilizzando i sedili di vecchie Volvo.

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