L’ormai ex capitano della Roma ha rivelato ad un amico il suo pensiero su quanto rivelato da Repubblica in questi giorni
Daniele De Rossi respinge con forza il coinvolgimento nel terremoto fatto scoppiare da ‘Repubblica’ all’interno della Roma, un’inchiesta clamorosa che vorrebbe l’ex capitano giallorosso coinvolto in una specie di crociata insieme ad altri senatori contro Totti, Di Francesco e Monchi.
Rivelazioni sorprendenti che il centrocampista italiano ha commentato duramente insieme ad un amico, sottolineando come il suo nome non appaia assolutamente nelle mail incriminate: “non c’è niente da fare, se non inorridire. Io dovrei rispondere, dovrei fare nomi e cognomi. Ma non serve, non sono il tipo. Ma de che stiamo a parlà, di cosa stiamo parlando?, di che povertà stiamo parlando” il pensiero di De Rossi riportato dal Corriere dello Sport. “Io penso che il dubbio venga soltanto agli sprovveduti. Basti pensare al fatto che se io sono un pezzo di merda, uno che ce l’ha con Francesco, uno che ce l’ha con Baldini o Di Francesco, uno da allontanare, non mi offri il ruolo di vice-amministratore delegato. Non voglio aprire la querelle tra me e la Roma, non l’ho fatto quando si parlava solo di calcio, non lo faccio ora. Stiamo parlando di fantascienza, è una cosa gravissima e io non c’entro un cazzo, la mail l’ho letta, non c’è un riferimento a me, a me contro Francesco o Di Francesco o Monchi, si parla solo di senatori che non gradiscono certi metodi di allenamento”.