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Roland Garros – Simona Halep, campionessa in relax: “penso a dirvertirmi, non ho l’esigenza di ripetermi a Parigi”

SportFair

Simona Halep al Roland Garros da campionessa ma senza l’ansia di doversi ripetere: la tennista romena vuole solo godersi il tennis senza pressioni

L’anno scorso, al Roland Garros, Simona Halep si è tolta l’etichetta di ‘brava ma perdente’. La tennista romena, dopo aver tanto inseguito il suo primo Slam, è riuscita a vincere la finale del torneo parigino, battendo Sloane Stephens. Quest’anno Simona Halep si presenta a parigi da campionessa, con tanti punti da difendere e una preparazione che, fra sconfitte e noie fisiche, non è stata delle migliori. Ma nessun problema: la Halep non ha l’ansia di ripetersi, vuole solo godersi il tennis.

Ai microfoni della ‘Rosea’, la tennista romena ha spiegato: “un’altra vittoria? Non è così facile vincere uno Slam. Posso dirlo meglio di chiunque altra visto che ho perso tre finali prima dello scorso anno. Ma non mi pongo limiti. Voglio soprattutto cercare di divertirmi. La pressione più forte è quella esterna. Noto che chiunque si aspetta qualcosa in più da me, perché ho vinto lo scorso anno. Ma cerco di trarne l’aspetto positivo dicendomi che se l’ho fatto una volta, posso anche ripetermi. Ho raggiunto gli obiettivi che mi ero prefissa: diventare la numero uno al mondo, vincere uno Slam. Adesso posso godermi le emozioni più belle, come sentire l’inno, o gli applausi del pubblico. Sono i momenti più intensi.

Se il tennis è la mia ragione di vita? Non più. Ho deciso di trascorrere più tempo in famiglia, con gli amici. Esco di più la sera, frequento i ristoranti, pur restando ragionevole, soprattutto durante i tornei. Ma mi concedo pure qualche vacanza in più. Fino allo scorso anno, ci sono andata solo un paio di volte. Senza togliere nulla alla motivazione sportiva, ho deciso di vivere un po’ più in relax.

Favorite Roland Garros? Ogni partita è difficile per chiunque, in qualsiasi torneo. Nella top 10 mondiale stiamo tutte giocando un buon tennis e ce ne sono molte che potrebbero imporsi pure a Parigi. Il ranking è instabile da quando non c’è più la Williams al primo posto. E credo che continuerà a esserlo perché non vedo nessuna che possa dominare come ha fatto Serena. A questi livelli, la differenza la fa la forza mentale.

Psicologa nel mio team? Vengo dalla Romania, un Paese che ha uno spirito di fondo negativo, pessimista, che anch’io mi porto dentro. La mia psicologa mi insegna a gestire le emozioni, i momenti difficili e a capire me stessa in campo.

Meglio o peggio senza allenatore? Innanzitutto ho sentito molto la mancanza di Darren Cahill con cui ho vissuto i momenti migliori in carriera. Ma ho colto l’occasione per responsabilizzarmi di più, cercando di tradurre in campo quel che ho imparato anche con lui. Ho creato un team, con un nuovo allenatore, Daniel Dobre, con cui lavorai 5-6 anni fa. Il tennis è uno sport in cui bisogna essere disponibili, aperti, per imparare ogni giorno cose nuove“.

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