MotoGp, Pernat e quel clamoroso retroscena su Valentino Rossi: “un team lo considerava un perdente e…”

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Il manager italiano ha presentato il suo libro ‘Belin, che paddock’, svelando alcuni retroscena della sua carriera

E’ stato presentato oggi presso l’autodromo del Mugello il libro di Carlo Pernat, che ha deciso di lanciare la sua opera proprio a ridosso del Gp d’Italia di MotoGp.

valentino rossi
AFP/LaPresse

Scritto insieme al giornalista di La Repubblica Massimo Calandri e edito da Mondadori, il volume si chiama ‘Belin, che paddock‘ e racchiude numerosi aneddoti vissuti dal manager italiano nel corso della sua lunghissima carriera. Tra tutti spicca quello che vede come protagonista Valentino Rossi, gestito da Pernat ai tempi dell’Aprilia: i vertici della casa di Noale non volevano Vale – le parole di Pernatpensavano che non fosse un vincente e io mi dovetti imporre per far loro firmare un contratto di tre anni. Tutti quanti sappiamo poi com’è andata. Ma ho anche fatto degli errori, come quando firmai all’insaputa di Loris Capirossi un contratto che lo avrebbe legato alla Superbike, togliendolo alla MotoGp. Lui si arrabbiò tantissimo e riuscì ad annullare quello che avevo previsto per lui, tirai un bel sospiro di sollievo”.

AFP/LaPresse

Intuizioni ma anche cattive figure, come quella fatta a Donington: “si avvicinò un signore con la barba e mi chiese un autografo, glielo feci e solo successivamente mi fu detto che il personaggio in questione era George Harrison. Lo rincorsi e mi misi in ginocchio davanti a lui per scusarmi. Lui mi sorrise e ricambiò l’autografo”. Il discorso poi si sposta sul suo lavoro di manager e su Tony Arbolino, nuovo pilota da lui seguito: “quando mi ha chiesto di gestirlo gli ho ricordato che vista la mia avanzata età potrebbe rimanere orfano di manager da un momento all’altro“.

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