Pubblicato finalmente il decreto attuativo che regola l’utilizzo di hoverboard, segway, monopattini e monowheel. Un piccolo passo verso la diffusione della micromobilità elettrica
Il decreto sulla sperimentazione della micromobilità del Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti è finalmente realtà.
Finalmente i piccoli mezzi elettrici che stanno spopolando nelle grandi (ma anche piccole) città potranno essere regolamentati, alla stregua di quanto accade per tutti gli altri mezzi che circolano per le nostre strade.
È stato infatti pubblicato il decreto attuativo che si prefigge l’obiettivo di regolamentare la cosiddetta ‘micromobilità elettrica‘, nella fattispecie hoverboard, segway, monopattini e monowheel.
Niente illusioni però, si tratta solamente di una sperimentazione che, tra l’altro, può avvenire solamente in alcune aree urbane.
“I dirigenti del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – dichiara Luigi Altamura, comandante della polizia municipale di Verona e rappresentante delle polizie locali presso l’Anci – hanno inviato, in questi giorni, a varie Istituzioni lo schema di decreto relativo alla sperimentazione della micromobilità elettrica, previsto dalla Legge di Bilancio 2019, al fine di condividerne il testo e di ricevere osservazioni utili a migliorarne il testo, prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale”.
Il decreto è comunque inaspettatamente molto dettagliato e chiarisce perfettamente che è obbligatorio avere il clacson e una potenza del motore non superiore ai 500watt.
Inoltre, da mezz’ora dopo il tramonto, durante la notte o, in ogni caso, di giorno quando l’illuminazione è necessaria, dovranno accendere la luce bianca o gialla fissa anteriormente e posteriormente la luce rossa associata a catarifrangenti.
Se si circola su strada o su pista ciclabile c’è inoltre l’obbligo di avere il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità di sera e notte per il segway e il monopattino elettrico.
Per quanto riguarda la velocità, se i veicoli possono superare i 20 km/h dovranno essere dotati di regolatore di velocità e, tramite questo ausilio, nelle aree urbane non dovranno superare i 6 km/h.
Infine devono essere dotati di marchiatura CE (ai sensi della direttiva europea 2006/42/CE).
Per le aree di utilizzo, la decisione è rimandata ai singoli comuni che, con apposita ordinanza, autorizzeranno la sperimentazione.
“A tal proposito – aggiunge il comandante Altamura – i comuni dovranno installare nuova segnaletica indicata nell’allegato 3 al decreto. Particolare attenzione i comuni dovranno porre in caso di istituzione di servizi a noleggio dei dispositivi in condivisione, con obbligo di copertura assicurativa per l’espletamento del servizio stesso. Ma va segnalata una cosa clamorosa: questi mezzi elettrici possono essere condotti solo da maggiorenni o, se minorenni, (ed è clamorosa la proposta del MIT) che siano titolari almeno di patente categoria AM”.
Ultimo, ma non per importanza, è il divieto di trasporto di passeggeri o cose e ogni forma di traino, quindi neanche una busta della spesa.