Il corridore della Bahrain-Merida ha dimostrato di avere le idee chiare per quest’ultima settimana di Giro
L’ultima settimana di Giro d’Italia inizia oggi, con il tappone che porterà i corridori a scalare il mostro ‘Mortirolo‘. Una frazione decisiva che sconvolgerà la classifica generale, un’occasione da non perdere per Vincenzo Nibali che tenterà l’assalto alla Maglia Rosa adesso sulle spalle di Carapaz.
Interrogato dalla Gazzetta dello Sport, lo Squalo dello Stretto ha svelato la sua strategia: “abbiamo avuto due Giri in uno. In questa seconda fase, è durissimo, ma è difficile indicare una singola tappa. Non è automatico che più sia difficile, più faccia differenze. Magari hai una giornata storta in una frazione più semplice. Il Mortirolo può essere un’opportunità, ma dipende da come ci arriviamo. Ti dà l’idea di una salita che non finisce mai. Quando l’ho fatto nel 2008 l’ho rimosso. Nel 2010 passai con Scarponi e Basso e arrivammo in quest’ordine all’Aprica. Due anni fa salimmo da un versante meno duro. Roglic? Per stare tranquillo dovrei arrivare ad avere 60-90 secondi di vantaggio su di lui prima dell’ultima crono, anche se verso Ceresole Reale, marcandoci, forse abbiamo perso tutti e due. Difficile dire come vincere questo Giro. In un corsa di tre settimane puoi star bene e poi avere una difficoltà di colpo. Pensate a voi a casa, ci sono i giorni in cui spacchereste il mondo e altri in cui neanche vi va di sollevare un bicchiere”.
La folla lo acclama, ma Nibali mette le cose in chiaro: “tutti vogliono un pezzetto di me. Lo capisco, mi dà gioia, ma essere a disposizione di tutti non è semplice. Dipende dalla giornata. Non amo molto il contatto, e quando mi sento assaltato tendo a scappare. Non amo i proclami. Proverò a vincere, ma serve la condizione perfetta. Abbiamo provato tante volte ad attaccare, ma il livello è altissimo, c’è poca differenza tra i leader. Però adesso andiamo a giocarcela. Fino in fondo“.