Il Giro d’Italia dovrà fare a meno del Gavia: oggi l’annuncio del Direttore Mauro Vegni in vista della tappa Lovere-Ponte di Legno
Il Giro d’Italia perde fascino a causa di una rinuncia clamorosa: il direttore della Corsa Rosa ha annunciato che la 102ª edizione della gara italiana dovrà fare a meno di scalare il Gavia, la cima più alta. Le condizioni climatiche hanno costretto Mauro Vegni a decidere di cancellare il passaggio dei ciclisti dal Gavia, per evitare rischi.
“Abbiamo deciso, alla luce delle risultanze meteo dei prossimi giorni che danno un peggioramento e visto cosa ci dicono i meteorologi della Lombardia, che potremo fare il Gavia. C’e’ il rischio-slavine, riteniamo di prendere gia’ stasera una decisione, in modo da preorganizzare la tappa in modo corretto“, ha detto il direttore in vista 16ª tappa, di martedì 28 maggio, da Lovere (Bg) a Ponte di Legno (Br).
“La tappa – ha poi aggiunto Mauro Vegni – subirà un cambiamento sostanziale: abbiamo inserito la salita di Cevo, poi si passera’ da Mazzo, infine si tornerà verso Edolo. Faremo l’Aprica dalla parte dura, ovvero dall’interno del paese, ma si farà il Mortirolo come previsto e si arriverà quindi a Ponte di Legno, che non avrà dunque il doppio passaggio. La tappa risulterà più corta, e dunque di 190 km, con un dislivello di 4.800 metri. Sarà una frazione comunque dura“. “Le autorità locali, che ringrazio, hanno fatto il possibile per sgomberare la strada, ma francamente era impossibile far passare la corsa. Non ho mai detto che avremmo fatto per due volte il Mortirolo. A questo punto la ‘Cima Coppi’ diventa il Passo Manghen, più basso dell’arrivo a Ceresole Reale, ma il premio che verrà assegnato non può essere retroattivo“, ha concluso.
