Mettiamo a confronti due miti della storia dell’automobilismo sportivo in grado di calamitare l’attenzione degli appassionati alla fine degli anni ‘80
Alla fine degli anni ’80 arrivarono sul mercato due piccole bombe tedesche capaci di accendere il cuore degli appassionati sportivi: i loro nomi erano Bmw M3 e Mercedes 190 2.5 16.
Alla fine degli anni ’70 l’idea di un’auto di lusso tedesche dalle forme compatte era impensabile, ma da li a poco sarebbero arrivate sul mercato due modelli in grado di rivoluzionare tutto quello che si dava per scontato fin a quel momento, ovvero la Bmw Serie 3 e la Mercedes 190. Le versioni più potenti di quelle due bombe prendono appunto il nome di Bmw M3 e Mercedes 2.5 16
Mercedes 2.5 16
Proposta nel 1988, la Mercedes 190 2.5 16 si distingue per i paraurti in tinta con splitter anteriore, a cui si aggiunge l’assetto sportivo ribassato, la grande ala posteriore e i passaruota allargati chiamati da ospitare pneumatici di grandi dimensioni. Anche dentro la vettura risulta entusiasmante grazie all’adozione dei sedili ad alto contenimento e per la strumentazione specifica, per il resto risulta identica alla vettura da cui deriva.
L’aspetto grintoso di questa speciale 190 nasconde un quattro cilindri da 2.5 litri dotato di due alberi a camme in testa e 16 valvole, capace di sviluppare 195 CV e 235 Nm di coppia a 5000 giri/mi, per un peso totale di appena 1.300 kg. Questi numeri si trasformano in prestazioni impressionanti per l’epoca, riassumibili in un’accelerazione da 0 a 100 km/h effettuata in soli 7,5 secondi e in una velocità massima di 230 km/h.
Bmw M3 E30
La M3 è una delle sportive più rappresentative di sempre: la prima generazione identificata con la sigla di progetto E30 è nata nel 1985 e da allora ha inaugurato una serie di sportive con prestazioni da supercar in gradi di conquistare migliaia di appassionati in tutto il mondo.
Diretta rivale della 190 2.5 16 E, la M3 sfoggiava un corpo vettura da coupé (mentre la Mercedes 190 è una berlina quattro porte) caratterizzata da paraurti sportivi con quello anteriore dotato di splitter, doppio scarico posteriore, alettone sul terzo volume e passaruota allargati per ospitare i generosi cerchi in lega. Seduti al posto di guida si apprezza il sedile sportivo rivestito in tessuto, il volante a tre razze e la strumentazione specifica.
Il poderoso motore aspirato a quattro cilindri da 2,3 litri che equipaggia la E30 è un concentrato di tecnologia, leggerezza e prestazioni che consente di erogare 195 CV e 230 Nm di coppi massima, il tutto gestito da un veloce cambio manuale a cinque marce con la prima che si inserisce verso il pilota. Grazie ad un peso inferiore di circa 100 kg rispetto alla 190 (1.200 kg a vuoto), la M3 vince la sfida prestazionale nei confronti di quest’ultima, in particolare nelle fasi di ripresa e in accelerazione. Le prestazioni dichiarate comunque parlano di una velocità di punta pari a 230 km/h e di uno scatto da 0 a 100 km/h effettuato in 6,9 secondi.