MotoGp, Marquez e Valentino Rossi nello stesso team? Arriva la sorprendente ‘ammissione’ dello spagnolo

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Il pilota campione del mondo ha parlato della possibilità in futuro di correre insieme a Valentino Rossi nello stesso team

Dalla stretta di mano in Argentina alla possibilità di correre nello stesso team, Marc Marquez non si tira indietro quando si tratta di Valentino Rossi, regalando ammissioni davvero sorprendenti.

AFP/LaPresse

Difficile ovviamente, per non dire quasi impossibile, vedere lo spagnolo e il pesarese insieme in una scuderia di MotoGp, ma il campione del mondo non ha chiuso completamente le porte. Intervistato da EFE durante un evento organizzato dallo sponsor Estrella Galicia, Marquez è partito dalla stretta di mano avvenuta in Argentina: “tutto ciò che accade con lui è sempre sotto la luce dei riflettori, perché è il pilota più mediatico sulla griglia. Non ho avuto problemi ad ammettere che quanto successo l’anno scorso in Argentina è stato dovuto ad un mio errore, per questo sono andato a scusarmi. L’importante è sapere che hai commesso l’errore, ma quest’anno la situazione è cambiata molto. Il tempo mette tutto a posto, ma logicamente non si può essere amici con uno dei tuoi avversari. In pista c’è sempre rivalità, ma fuori non deve mancare il rispetto. Valentino Rossi futuro compagno di team? Non credo, se correrà fino a 50 anni non si sa mai… Valentino sta facendo cose incredibili a 40 anni, mi impressiona la sua motivazione e quel suo spirito agonistico. Sarà comunque difficile condividere il box nei prossimi anni“.

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Su Lorenzo: “l’adattamento dipende molto dal pilota, dal suo stile di guida e da come ti senti in quel determinato momento sulla Honda. Jorge sta faticando, ma ha lo stesso talento di sempre. Alla fine finirà per andare veloce, ne sono sicuro. Nelle prime due gare ha perso punti importanti, ma egoisticamente è un rivale che si allontana dalla testa della classifica“.

Infine Marquez ha commentato le parole di Crutchlow, che ha sottolineato come la penalità subita per jump start non sarebbe stata comminata ai top rider: “sono cose che si dicono a caldo, quando hai addosso ancora la delusione derivante dalla penalità. Sicuramente Crutchlow avrebbe potuto fare una grande gara ed essere sul podio nel Gp di Argentina, ma è stato dimostrato in passato tutti siamo trattati allo stesso modo. Alla direzione della gara non trema il polso quando deve penalizzare il leader del campionato o chi è in fondo allo schieramento“.

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