Dopo il Gp d’Argentina, Pecco Bagnaia palesa le sue sensazioni in vista della gara in Texas sul circuito delle Americhe
Il campionato mondiale di MotoGp sbarca in Texas in occasione del terzo appuntamento di stagione. Dopo la vittoria in solitaria di Marc Marquez in Argentina, ad Austin il favorito è sempre il pilota spagnolo della Honda. Prima di vedere i piloti scendere in pista, il giovedì del weekend del Gp delle Americhe si è caratterizzato per le dichiarazioni dei piloti. A parlare ai giornalisti anche Pecco Bagnaia, reduce da una gara in Argentina capitolata con il tredicesimo posto al traguardo.
“E’ una pista che sicuramente non è troppo adatta alla Ducati, però non si può mai dire niente. – ha detto a Motorsport il rookie – Sappiamo che la moto è competitiva e che possiamo ambire ad un bel risultato. Per i miei obiettivi, la mia è una moto che va benissimo, perché dopo aver finito la gara in Argentina sappiamo la direzione in cui dobbiamo andare e ci stiamo arrivando piano piano”.
“Qui non ero mai andato troppo forte, ma poi l’anno scorso ho vinto, quindi non si può mai dare niente per scontato. – ha proseguito Pecco – Bisogna capire quale sia l’aspetto migliore della moto da sfruttare qui, perché è un tracciato racchiude caratteristiche di molti altri. L’anno scorso avevamo trovato un buon escamotage per non sentirle e proverò a portarmelo anche in MotoGP. L’anno scorso eravamo gli unici ad averlo interpretato in questo modo e ci aveva fatto fare un bel passo in avanti. E’ una cosa che potrebbe essere interessante, vediamo un po’ come va in MotoGP”.
“Sono sempre stato un pilota che magari parte da un po’ più lontano, ma poi arriva sempre. E’ stato così anche in Moto2. Quello che magari ci ha mandato un po’ fuori strada è stato il test in Malesia, perché sono stato sempre davanti. Però dal test in Qatar ad oggi abbiamo fatto un passo avanti ogni volta, ma soprattutto quando arrivo a fare certi tempi, non torno più indietro e questo credo che sia buono. Quindi non credo che ci manchi ancora troppo per essere più costanti e competitivi anche sul passo“: ha concluso Bagnaia.