Importanti nuove rivelazione sulla morte di Marco Pantani: le dichiarazioni del generale Rapetto lasciano senza parole. Il caso del Pirata potrebbe riaprirsi?
Sono passati 15 lunghi anni dalla scomparsa di Marco Pantani e, ancora oggi, non è chiaro quale sia stata la reale causa del suo decesso. Tanti misteri irrisolti attorno al caso del Pirata, che è stato chiuso dalla giustizia, per la quale Pantani è morto per overdose. La famiglia di Marco non ha intenzione di arrendersi e continua a lottare per avere giustizia e scoprire perchè l’amato ciclista italiano sia effettivamente morto.
Oggi sono spuntate delle nuove affermazioni agghiaccianti, a rivelarle è stato Umberto Rapetto, generale di brigata della guardia di finanza: “qualcuno era con lui quando la morte è arrivata“, ha affermato davanti alla Commissione Parlamentare antimafia.
Rapetto si è soffermato in particolare su alcune “macchie di sangue” e a come “era posto il braccio (al ritrovamento del cadavere, ndr): non si può pensare che sia stato lo stesso ciclista a spostarlo“.
Infine non poteva mancare un commento sulla famosa pallina bianca ritrovata vicino al cadavere di Pantani: vi era un “enorme grumo di sangue sul pavimento con al centro una pallina bianca, intonsa, perfettamente bianca. È uno dei grandi misteri: nonostante sia stata nel sangue, la pallina non ne era stata intaccata“.