L’auto elettrica fa male all’ambiente e la colpa è delle batterie a litio

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La difficoltà nel riciclare le batterie e lo sfruttamento dei lavoratori africani rendono l’auto elettrica tutt’altro che idilliaca

Attualmente, l’auto elettrica sembra essere la migliore soluzione proposta dalle varie Case automobilistiche internazionali per risolvere i problemi legati all’inquinamento dell’aria, specie nelle grandi metropoli che risultano sempre più congestionate.

Purtroppo però, se è vero che la diffusione dell’auto elettrica aiuta a prevenire la diffusione delle polveri sottili che avvelenano le nostre strade e anche vero che questo tipo di veicoli non solo non aiutano a ridurre l’inquinamento del pianeta, ma addirittura contribuiscono all’aumento di quest’ultimo per alcuni determinati motivi.

La sostenibilità ambientale delle auto elettriche viene minata dalle batterie agli ioni di litio utilizzate per alimentare i propulsori a zero emissioni.  Le batterie a litio – utilizzate anche da smartphone e altri Device elettronici – sono altamente inquinanti e per il momento non possono essere smaltite al 100%.

Queste batterie sono inoltre composte dal litio che non è un materiale rinnovabile e viene estratto in determinati giacimenti da grandi multinazionali, in particolare di nazionalità Cinese e Giapponese. I principali giacimenti di litio si trovano in Africa (tra cui la Repubblica Democratica del Congo) e per questo motivo nasce un altro gravissimo problema, questa volta di carattere etico.

Per estrarre il litio si sfruttano infatti moltissimi lavoratori autoctoni, molti dei quali bambini che vengono costretti a lavorare in condizioni spesso disumane e ripagati con denaro che spesso risulta insufficiente per sfamare loro e le loro famiglie. Ovviamente questi due problemi sono destinati ad ingigantirsi in maniera esponenziale considerando che il numero di auto elettriche in tutto il globo potrebbe raggiungere quota 220 milioni entro il 2030.

Per risolvere questi problemi bisognerebbe innanzi tutti investire sempre più sul riciclo delle batterie, cosa molto difficile, anche se negli ultimi tempi qualcosa si sta iniziando a muovere, infatti lo scorso anno è partito in Cina un esperimento pilota relativo alla realizzazione di centri specifici per questo tipo di operazioni.

La seconda soluzione, sicuramente più lunga e difficile, è quella di studiare e successivamente sviluppare un componente rinnovabile e riciclabile che possa sostituire il litio in modo da eliminare lo sfruttamento di cui abbiamo parlato in precedenza ed evitare possibili speculazioni economiche su questo prezioso fossile.

 

 

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