L’allenatore della Juventus ha parlato del litigio avuto in diretta tv con Adani, soffermandosi poi anche sul suo futuro
Strascichi, polemiche e nuove frecciata: Massimiliano Allegri non ha ancora finito con Lele Adani dopo la sfuriata avuta nel post partita del match tra Inter e Juventus.
Intervenuto come ospite a ‘Che Tempo Che Fa’ di Fabio Fazio, l’allenatore bianconero è tornato a parlare del litigio avuto con il commentatore di Sky Sport, lanciandogli altro veleno addosso: “è questione di rispetto del lavoro. Dopo una partita è normale che io debba rispondere, ma se mi devo sorbire tutte volte la ramanzina su quello che devo fare, non mi sta bene. Sono umano. È successo una volta, due, tre, poi mi sono arrabbiato. Io accetto le critiche, anche costruttive, ma andare a discutere del lavoro altrui quando uno non è ferrato, è mancanza di rispetto ed educazione. Il calcio è un gioco stupido per persone intelligenti, la società è un’azienda e io devo portare risultati calcistici e non. Per fare questo bisogna avere una strategia, che non è il 3-5-2 o il 4-3-3: questi sono numeri che a me danno fastidio, anche se io a scuola andavo bene solo in matematica. Futuro? Ho ancora un anno di contratto, rimango alla Juve. L’Ajax? Siamo andati in vacanza un po’ prima, era meglio se non ci andavamo perchè la coppa ci è andata un po’ di traverso“.
Infine Allegri ha parlato della sua vita privata: “io e Ambra ci siamo già sposati. No dai, non è vero. Ci siamo sposati quando ci siamo visti. Una volta, da giovane, io e altre persone mettemmo due pietre sotto l’asse della macchina di un amico. Le ruote non toccavano terra. Lui salì e non riuscì a partire, giravano a vuoto. Se ne andò a casa a piedi. Ronaldo? È un ragazzo veramente d’oro, un grande professionista e da noi ha alzato molto l’autostima. Szczesny? Per imparare come si scrive ci ho messo un anno“.