Golf – 83° Masters Tournament: grandi sfide ad Augusta fra l’elite Mondiale, c’è anche Francesco Molinari

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Francesco Molinari tra i favoriti insieme a Rose, D. Johnson, McIlroy, Koepka e Thomas. Tiger Woods non nasconde le sue ambizioni di puntare al quinto successo nel torneo. Difende il titolo Patrick Reed

È ai nastri di partenza l’83° Masters Tournament, il primo dei quattro major stagionali, dove Francesco Molinari sarà uno dei giocatori più attesi alla prova e con le carte in regola per aspirare alla “giacca verde”, che sarà indossata dal vincitore. Da giovedì 11 aprile a domenica 14 l’élite mondiale sarà impegnata all’Augusta National, il percorso che il mitico Bobby Jones volle tra i fiori ad Augusta in Georgia. Difende il titolo Patrick Reed, che non sembra nelle condizioni di concedere il bis dopo dodici mesi senza acuti, mentre i primi cinque del World Ranking competeranno per il doppio obiettivo del successo e del trono mondiale. Sono Justin Rose, tornato numero uno questa settimana, e Dustin Johnson, Rory McIlroy, Brooks Koepka e Justin Thomas che lo seguono in classifica, tutti in grado di spodestarlo con una vittoria o anche meno. McIlroy, inoltre, imponendosi nell’unico major che gli manca, centrerebbe un altro obiettivo prestigioso, completando il “grande slam”. Poi c’è naturalmente Tiger Woods, che pur non sembrando al meglio, tiene sempre banco e sono in tanti a scommettere, in primis i suoi tifosi, nel suo quinto titolo ad Augusta.

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Con un field di altissimo livello (87 partecipanti) è sempre arduo avventurarsi in previsioni, tuttavia è lecito attendersi prestazioni di rilevo da Jon Rahm, Bryson DeChambeau, Matt Kuchar, Tommy Fleetwood e da Rickie Fowler, lo scorso anno secondo, senza dimenticare Sergio Garcia, vincitore nel 2017, e altri past winner quali Phil Mickelson, Bubba Watson e Jordan Spieth.

Molinari in piena fiducia – La prima di Francesco Molinari all’Augusta National fu nel 2006, come caddie del fratello Edoardo, ammesso per aver vinto l’US Amateur l’anno precedente e in terna con Woods. “Fu un’esperienza bellissima ed emozionante e vedere giocare il Tiger di quel periodo in diretta fu straordinario. Personalmente mi resi anche conto che sul quel tracciato un caddie fa davvero fatica”. Dopo sette partecipazioni in cui ha ottenuto il 19° posto nel 2012 quale miglior risultato (20° lo scorso anno) ora l’azzurro si presenta con le credenziali giuste per pensare alla giacca verde. Le certezze derivano da un major vinto (Open Championhip), dalle prodezze alla Ryder Cup, dalla leadership europea 2018 e dalla nuova stagione iniziata con un titolo (Arnold Palmer Invitational) e con il terzo posto nel WGC Dell che viene considerato un campionato del mondo match play. Tutto con un gioco brillante, costante e con un putter sempre più caldo. “Sono certamente in una posizione molto diversa – ha detto – rispetto al passato. Non posso negarlo. La fiducia nei propri mezzi cresce con i successi e io ne ho raccolti parecchi negli ultimi mesi. Credo che la cosa più importante sia quella di non abbassare la guardia e perseverare nel lavoro”.

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Le certezze di Woods – Sono trascorsi quindici anni dal quarto Masters firmato da Tiger Woods, dopo aver iniziato la serie nel 1997. Ora punta al quinto, anche se le cose per lui, dopo i problemi fisici, sono cambiate e deve gestirsi in maniera molto attenta, ottimizzando ogni sforzo sia sul percorso che in campo pratica. Le ambizioni, però, sono quelle di sempre. “Sento di poter vincere – ha dichiarato senza girarci intorno – e ho già dimostrato di poterlo fare”. Ha poi aggiunto: “E’ la mia mission. Non voglio conquistare il titolo per dimostrare qualcosa a qualcuno, ma solo perché un successo del genere è l’obiettivo di tutti i giocatori”.

Justin Rose ritroverà il suo caddy Mark Fulcher, rimasto fuori per tre mesi dopo un intervento al cuore. “Per me è una cosa veramente bella poterlo riavere a fianco e proprio mentre sono tornato numero uno del ranking. Sto sottoponendomi a un lavoro molto duro per trovare la condizione giusta. Negli ultimi tempi ho avuto riscontri molto soddisfacenti. Vincere? Certo, mi ritengo in grado, ma a volte non basta solo un gran gioco, serve anche un pizzico di fortuna”.

Bryson DeChambeau è sostenuto da un precedente favorevole. Quest’anno si è imposto nel Dubai Desert Classic (European Tour) come Danny Willett nel 2016 e Sergio Garcia nel 2017, che poi vinsero ad Augusta. “Sono strane coincidenze – ha detto – ma spero di emularli. Sono al terzo Masters, so cosa significhi giocarlo e ho la consapevolezza di essere molto migliorato”.

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Rickie Fowler, battuto praticamente allo sprint lo scorso anno da Patrick Reed, medita rivincita: “Sono in ottima condizione e conscio di poter giocare bene. Certo, questo non significa vittoria, ma sento di avere delle possibilità, perché sono in grado di competere contro qualsiasi avversario”.

Le partenze – Francesco Molinari giovedì inizierà il primo giro, insieme a Rafa Cabrera Bello e a Tyrrell Hatton alle ore 19,16 italiane. Tiger Woods, con Haotong Li e Jon Rahm, partirà alle 17,04 seguito dalla terna Rory McIlroy, Rickie Fowler e Cameron Smith alle 17,15. Dustin Johnson, Bryson DeChambeau e Jason Day prenderanno il via alle 19,38 e Justin Rose, Phil Mickelson e Justin Thomas alle 19,49.

Diretta su Sky – Il Masters Tournament andrà in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, canale Sky Golf HD. Par 3 Contest mercoledì 10 aprile dalle ore 21 alle ore 23. Prima giornata: giovedì 11, dalle ore 21 alle ore 1,30.

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