Il pilota spagnolo ha ammesso come la sua priorità al momento sia la 500 Miglia di Indy, ammettendo poi la possibilità di chiudere… un prestito a Sainz Jr
Una settimana in giro per il momento, Fernando Alonso non si è fermato un attimo salendo su ogni tipo di vettura negli ultimi sette giorni. Il test Dakar, la sessione in Formula 1 con la McLaren e poi di nuovo al volante della LMP1 Toyota, una full immersion che lo spagnolo ama affrontare.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il driver di Oviedo non ha però nascosto le differenze tra le auto e la sua priorità: “è impegnativo cambiare così tante macchine, ma devi ovviamente prepararti e allenarti. Con le LMP1 devi essere gentile coi freni per rigenerare energia, preciso sull’acceleratore, altrimenti consumi troppo e non devi avere esitazioni in uscita di curva. Al contrario la Formula 1 perdona tutto, hai potenza, aderenza, benzina a disposizione. Qui non c’è spazio per le invenzioni. Comunque, poiché cambiando categoria rischi di perdere la perfezione necessaria a vincere le grandi corse che mi attendono, ora mi concentrerò su Indycar e Le Mans. La 500 Miglia ha la priorità, l’unica grande corsa che mi manca. Ci vorrà fortuna, conterà essere al posto giusto al momento giusto ma siamo pronti per questa avventura”.
L’ultima scoperta è senza dubbio la Dakar, Alonso ha parlato anche del test svolto con la Toyota: “una bella esperienza, divertente. Ma prima di iscrivermi ci voglio pensare bene perché una cosa è fare un test, un altro è essere veloce in queste auto con zero esperienza. Sino a luglio però non voglio pensare ad altre cose. WEC? Mi piace lo spirito, c’è competizione ma tutti si conoscono, ci sono posti come a Sebring dove mangiamo assieme sotto la stessa tenda. Si costruiscono amicizie, si fa colazione con i piloti del Gt che ti suggeriscono le curve dove preferiscono essere superati“. Non è mancata poi una battuta su Leclerc: “ero dispiaciuto al momento del guasto sulla Ferrari di Charles, stava dominando e poteva essere la prima vittoria in carriera. Purtroppo l’automobilismo ogni tanto ci ricorda quanto possa essere crudele, meno male che è salito sul podio. Le sue prestazioni non mi sorprendono, lo aveva già dimostrato l’anno scorso quanto è forte, poi ha vinto Formula 2 e GP3, non ci sono dubbi sul suo talento. Chiedere a Sainz il favore di correre ad Abi Dhabi? Se la McLaren vince 2 o 3 gare magari, ma credo che i primi tre team facciano un altro campionato“.