La fretta e la volontà di utilizzare questa operazione come propaganda elettorale ha partorito un’Ecotassa nata decisamente male
L’Ecotassa, lanciata in Italia quest’anno dall’attuale Governo italiano, ha certamente un intento nobile, ovvero di far pagare di più a chi inquina di più, disincentivando in questo modo chi vuole acquistare un veicolo nuovo.
Purtroppo però, la fretta e la volontà di utilizzare questa operazione come propaganda elettorale ha partorito un’Ecotassa nata decisamente male. Dopo i primi dati sconcertanti che vedono un mercato delle auto nuove in negativo e prospettive di miglioramento pari a zero è necessario fare un’analisi sul perché questa operazione non sta dando i frutti sperati.
Per prima cosa, l’Ecotassa non incentiva il rinnovo del parco auto italiano, cosa necessaria prima di tutto per ottenere un miglioramento della respirabilità dell’aria delle nostre città e in secondo luogo perché la nostra economia è strettamente legata ai risultati del settore automotive italiano.
Le varie polemiche che ha suscitato questa norma, ha spinto il legislatore a stilare un’Ecotassa tropo leggera che alla fine colpisce solo le auto più sportive, quindi gli effetti concreti – soprattutto sull’ambiente – saranno probabilmente impercettibili.
Le altre motivazioni che azzoppano l’Ecotassa sono invece di carattere tecnico e riguardano l’auto elettrica e le relative infrastrutture. Nonostante gli incentivi economici proposti dal Governo, acquistare un’auto a zero emissioni ha ancora un consto proibitivo per la maggior parte degli italiani, infatti per acquistare una delle vettura elettriche più gettonate, al netto degli incentivi si devono pendere come minimo 25mila euro.
Infine un grande ostacolo alla diffusione delle vetture elettriche e quindi alla riuscita dell’ecotassa va alla scarsità di infrastrutture che abbiamo nel nostro Paese. Le colonnine di ricarica spesso non sono di tipo rapido, quindi per effettuare un pieno di energia si impiegano ore, inoltre risultano distribuite male nelle grandi città, sono assenti al sud enei piccoli centri e risultano decisamente scarse sulla rete autostradale. In Questo modo risulta impossibile effettuare un lungo viaggio con un’auto elettrica e di conseguenza il parco circolante rimane ancora ricco di vetture altamente inquinanti.