Dalla passione per il calcio ai commenti volgari sui social, Diletta Leotta si confessa in una lunga intervista
Diletta Leotta, giornalista Dazn e presentatrice a tutto tondo, si confessa in una lunga intervista a Vanity Fair. La bellissima catanese racconta come sia nato il suo amore per il calcio. “Da bambina, con mia sorella, mio fratello e mio padre, nella mia Catania. – ha spiegato la 26enne – La partita più bella? Palermo-Catania, 0 a 4, con gol da centrocampo di Mascara. Indimenticabile. I calciatori preferiti di allora? Io e mia sorella avevamo i santini di Totti e Del Piero. Era il Mondiale del 2006 e loro erano i nostri eroi”.
“Mi piace essere un po’ nerd, ma solo per essere più sicura di me stessa. – ha continuato la giornalista – Una conduttrice deve moderare, non ostentare la sua conoscenza. Ho parole ritrite che mi sforzo di non usare. Me le insegnò l’allora direttore di Sky Sport Massimo Corcione (attuale direttore di Open, ndr): squadra partenopea, serie cadetta, partita di cartello, posso andare avanti all’infinito”.
Sul sessismo in tv, poi Diletta Leotta ha ammesso: “né più né meno di quello che c’è negli altri settori lavorativi. Nello sport la donna sta emergendo prepotentemente, sia come sportiva che come conduttrice. Forse deve studiare di più degli uomini, ma chissene. Personalmente, credo che in Tv un uomo non sarà mai affascinante quanto una donna. Non parlo di bellezza fisica, di vestito o di manicure. Parlo di fascino, di potenza in video. Una donna forte, con una buona conduzione, riempie un programma molto più di un uomo”.
Su Cristiano Ronaldo, Diletta Leotta non ha dubbi. “Il più potente”: ha detto. Fabio Quagliarella invece: “sempreverde“. Poi su Mauro Icardi, la bionda conduttrice svela: “un campione che deve solo trovare la strada giusta per dimostrarlo. Forse la Nara ha aperto la strada alle mogli-manager. La prossima compagna di un calciatore che ne gestirà anche gli aspetti manageriali non dovrà subire tutte queste discussioni a volte esagerate. Non è una questione di schieramenti, ma secondo me tutta questa querelle ha ricevuto un boost a causa dei social, che amplificano tutto”.
“Ho attivato un app che avvisa quando si raggiungono i 33 minuti di utilizzo di Instagram e blocca il social. – ha svelato poi Diletta sul suo rapporto coi social – Il primo giorno, me l’ha bloccato che non erano neanche le 9 del mattino… (ride) Ho eliminato l’app e risbloccato Instagram”. Infine, sui commenti volgari ricevuti sui social l Leotta conclude: “non capisco chi attribuisce tutta questa importanza ai social. Per me sono uno svago, un mezzo per vivere un momento di leggerezza. Al massimo comunico quello che ho mangiato a colazione, non affronto discussioni sui massimi sistemi. Instagram non va preso troppo seriamente e non è un parametro per capire il valore di una persona. Commenti? Li leggo, e sono migliorati. Alcuni sono orrendi – io stessa ho bloccato alcuni follower – molti altri ridicoli. Non vedo motivi per cui incazzarmi o rovinarmi una giornata. Mi occupo di calcio, ho un pubblico in maggioranza maschile, trovo normale che facciano riferimenti di questo tipo e non vi darei troppa importanza. Insomma, take it easy”.