Ciclismo – Tokyo 2020: Cassani, Salvoldi e Celestino in Giappone per un nuovo sopralluogo tecnico-logistico

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I tre tecnici sono volati in Giappone per un sopralluogo tecnico-logistico: in programma le visite al Velodromo e allo Yuta’s Bike Park, venerdì l’ispezione del percorso strada

A poco più di un anno dalle Olimpiadi di Tokyo 2020, l’Italia del ciclismo continua a muoversi per il grande appuntamento a cinque cerchi. Ed in vista del primo Test Event di luglio, i tre tecnici Davide CassaniDino Salvoldi Mirko Celestino sono volati in Giappone per un nuovo sopralluogo tecnico-logistico. Prima tappa, l’Izu Velodrome: grazie all’assistenza del Comitato Organizzatore e del Sig. Roberto Pesci dell’Ambasciata, il sopralluogo inizierà quindi con una visita al Velodromo che ospiterà le gare di ciclismo su pista. Nel pomeriggio, invece, verranno visionate alcune strutture alberghiere idonee ad ospitare la Nazionale pista.

Giovedì 11 aprile, poi, partenza da Izu per un sopralluogo logistico in zona Yamanaka Lake, in cui sono stati individuati alcuni alberghi che potrebbero ospitare gli atleti del gruppo Strada. Nella stessa giornata, il CT della Nazionale MTB Mirko Celestino, assieme al Responsabile del Settore Fuoristrada, si sposterà verso lo Yuta’s Bike Park, che il Comitato Olimpico suggerisce come struttura valida per il Pre-Game Training.

Edoardo Salvoldi e Davide CassaniPrevista invece per venerdì 12 l’ispezione sul percorso di gara su strada maschile e femminile, con partenza da Sagamihara fino al Fuji Speedway Circuit. Si tratta di un tracciato estremamente complicato, particolarmente adatto agli scalatori, che potranno lottare per conquistarsi una medaglia a cinque cerchi. Sono previsti quasi 5000 metri di dislivello in 234 chilometri di corsa: le salite di Doushi Road e Kagosaka Pass caratterizzeranno la prima parte di corsa, poi il durissimo Fuji Sanroku (quindici chilometri al 6% a metà gara), negli ultimi trenta chilometri bisognerà scalare l’ostico Mikuni Pass (6,5 chilometri al 10,6% di pendenza media con punte del 22%) e poi nuovamente il Kagosaka dalla cui vetta mancheranno 22 chilometri, buona parte in discesa prima di un finale particolarmente mosso. Un percorso che lo stesso Davide Cassani, al rientro dal precedente sopralluogo, ha definito “duro, impegnativo, in cui non possiamo sbagliare nemmeno una virgola”. Verrà poi visionato anche il tracciato ideato per la cronometro individuale, maschile e femminile.

Prossimo appuntamento a Tokyo previsto per il 21 luglio con il Test Event strada: una gara maschile di categoria UCI 1.2, la cui partecipazione sarà aperta ad un massimo di 24 squadre nazionali formate da 5 corridori ciascuna. In questa occasione i corridori non affronteranno però la salita del Monte Fuji, ma il percorso sarà ridotto a 179 km e comprenderà comunque tutte le altre difficoltà previste dal tracciato: Doshi Road, Kagosaka Pass (due volte) e l’impegnativo Mikuni Pass che sarà verosimilmente l’ascesa decisiva. Per quanto riguarda le altre discipline, il Test Event della Mountain Bike si svolgerà il 6 ottobre seguito il 12 ed il 13 dello stesso mese da quella della BMX Racing. Per quanto riguarda la Pista bisognerà attenderà fino ai giorni 11 e 12 aprile 2020, quando il processo di qualificazione sarà già concluso.

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