Il duro sfogo sui social di Davide Cassani dopo la vittoria di Bettiol al Giro delle Fiandre: il ct azzurro non le manda a dire a Vandenhaute
Una grande domenica per il ciclismo azzurro: Marta Bastianelli e Alberto Bettiol si sono aggiudicati il Giro delle Fiandre, portando in alto il tricolore italiano. Non sono però mancate le polemiche: le affermazioni rilasciate da Vandenhaute la mattina della gara non sono per nulla piaciute al ct azzurro Davide Cassani che ha affidato a Facebook la sua risposta ed il suo duro sfogo.
“Leggo questa mattina a firma Marco Bonarrigo sul Corriere della sera:
“Intervistato alla vigilia dal quotidiano het laatste nieuws, il rude boss del giro delle fiandre Wouter Vandenhaute spiegava il perché del doppio muro Kwaremont/Patenberg nel finale della ronde: “Serve a selezionare vincitori leggendari, fuoriclasse assoluti. Volete ancora i Bortolami e i Ballan nell’albo d’oro? Noi no. Noi vogliamo solo gente come Boonen, Cancellara o Sagan. A chi gli faceva notare che la lunga lista dei favoriti comprendeva anche Langeveld e Bettiol, Vandenhoute replicava: Tipi così qua non vinceranno mai.Prima osservazione. Bortolami e Ballan hanno davvero rovinato il palmares del Giro delle Fiandre? Forse è stato un omonimo ad aver vinto una Coppa del Mondo nel 1994 e un paio d’anni dopo fare secondo nella parigi Roubaix dietro al compagno di squadra Museeuw. E Ballan? Prima di vincere il Fiandre nel 2007 arrivò sesto e quinto nei due anni precedenti e dopo il trionfo fece un quarto ed un terzo. Senza dimenticare che nel 2006 si classificò terzo alla roubaix, risultato replicato anche nel 2008 e 2012. Che poi abbia pure vinto un campionato del
Mondo non conta nulla?Ho sempre mal sopportato l’offesa ad un corridore, forte o debole che sia. Bortolami e Ballan non hanno mai rubato nulla a nessuno e le vittorie che hanno conquistato sono state pienamente meritate. Bettiol è un ragazzo di 25 anni che due anni fa fece un mondiale da urlo e lo scorso anno ha passato più tempo a letto che in bicicletta per incidenti e cadute varie.
Ci sono e ci saranno fenomeni che vincono e continuano a vincere, ci sono e ci saranno campioni che nella vita riescono a centrare qualche grande obbiettivo, ci sono e ci saranno corridori che almeno una volta in carriera realizzano il sogno di una vita e ci sono e continueranno ad esserci bravi professionisti che, pur sacrificando i loro migliori anni, non riescono ad ottenere quel che speravano. Ma tutti e ripeto tutti hanno il diritto di essere rispettati per quello che hanno fatto e continuano a fare.
Ho goduto per le vittorie di Bortolami e Ballan perché sono state frutto di gare eccelse e mi sono emozionato nel vedere vincere Bettiol perché ha corso e vinto da campione. Da sportivo ho sempre apprezzato la prestazione, indipendentemente da chi la faceva“.