Un passato da hostess di volo, un presente da Campionessa femminile di RAW e SmackDown, dalla scuola per clown a WrestleMania 35: Becky Lynch, il mito di ‘The Man’ che guida la ‘Rivoluzione Femminile’ della WWE
WrestleMania 35, il ‘Super Bowl dello sport-entertainment’, l’edizione 2019 dello show più importante di wrestling, capace di attrarre oltre 82.000 persone al MetLife Stadium di East Rutherford (New Jersey) provenienti da 68 Paesi, nonché di tenere incollate alla tv milioni di persone in tutto il mondo, si è conclusa con una donna che alza al cielo due cinture.
Per la prima volta nella storia della WWE, il main event di WrestleMania, l’incontro più importante dell’anno, il match riservato alle superstar di livello più alto, l’evento clou dello show che resterà impresso per sempre nella leggenda, è stato tutto al femminile. L’incontro, che metteva in palio entrambi i titoli di Campionessa di RAW e SmackDown, ha visto salire sul ring: l’ex pluricampionessa UFC, nonché attuale Campionessa di RAW Ronda Rousey; la 8 volte campionessa femminile nonché attuale Campionessa di SmackDown Charlotte Flair; e Becky Lynch con un palmares meno blasonato, ma con 82.000 persone a gridare il suo nome.
Indovinate chi è quella donna rimasta in piedi sul ring con entrambe le cinture in mano? Proprio lei, Becky Lynch. Soprannominata ‘The Man’, quasi un ossimoro per l’atleta di punta della ‘Women’s Revolution’ della WWE, il movimento che negli ultimi anni ha trasformato le atlete da semplici ‘Divas’, modelle utili a riempire qualche buco nel programma mettendo in mostra il loro fisico mozzafiato e 4 mosse in croce, in vere e proprie ‘Superstar’ capaci di abbattere ogni tabu di genere, perfomare al pari dei colleghi uomini e ottenere un consenso senza precedenti.
‘The Man‘, perchè definirla ‘quella con due palle così‘ non è politicamente corretto. Lei che ha fatto di tutto per lottare a Survivor Series contro Ronda Rousey (altra pioniera dello sport femminile) con il naso rotto e una commozione cerebrale, ma è stata fermata dai medici prima che mettesse la sua vita ‘on the line’. Quel giorno furono lacrime amare, dello stesso sapore di quelle versate nel 2006, quando un infortunio alla testa rischiò di mettere fine alla sua carriera, facendola cadere in depressione. Lei che al wrestling ha dedicato tutta la sua vita, mentendo sulla sua età a 15 anni per essere ammessa alla scuola di wrestling di Finn Balor, lei che prima di arrivare in WWE si è guadagnata da vivere facendo la hostess di volo e la stuntwoman, ha frequentato un college per clown e si è laureata in recitazione. Il tutto senza mai abbandonare il sogno di diventare campionessa a WrestleMania.
E quindi, dopo tanti sacrifici, chi se ne frega se per arrivare allo ‘Showcase of Immortals’ ha dovuto vincere la Royal Rumble battendo 29 avversarie, si è infortunata a una gamba, è stata arrestata dalla polizia due volte, sospesa da Vince McMahon e riammessa giusto in tempo per sfidare due pesi massimi della compagnia come Ronda Rousey e Charlotte Flair. Il suo carattere da indomita irlandese le ha fatto superare ogni ostacolo, ‘The Man‘ aveva la notte di WrestleMania 35 scritta nel destino. Le cinture femminili di RAW e SmackDown, entrambe per la prima volta nelle mani della stessa donna, il mondo WWE ai suoi piedi e decine di migliaia di fan a urlare il suo nome: Becky Lynch is ‘The Man’.