Cerchiamo di fare chiarezza spiegando il funzionamento dei tre tipi di sistema ibridi disponibili sul mercato
Con il passare del tempo si parla sempre più di auto ibride perché stanno diventando un’ottima alternativa alle auto diesel perché capaci offrire bassi consumi ed emissioni inquinanti, inoltre in Italia usufruiscono del tanto discusso Ecobonus.
Attualmente esistono tre tipi diversi di auto ibride, ovvero Mild Hybrid, Full Hybrid e Plug-in Hybrid: ognuna di queste tipologie ha differenti caratteristiche che possono adattarsi più o meno bene alle nostre esigenze quotidiane, per questo motivo cerchiamo di fare chiarezza spiegando il funzionamento di ognuna.
In generale, le auto ibride sfruttano due propulsori, uno a combustione interna – che può essere alimentato a benzina o a gasolio – e uno elettrico. L’uso dei due motori permette di avere un’auto più efficiente in termini di consumi ed emissioni inquinanti perché permettono di immagazzinare energia che altrimenti andrebbe sprecata durante le fasi di frenata e decelerazione. Dopo essere stata recuperata, l’energia cinetica vien impiegata per aiutare il motore termico nelle fasi di accelerazione e nelle partenze con l’obiettivo di consumare e inquinare meno.
Mild Hybrid
Le vetture con sistema Mild Hybrid abbinano ad un motore termico una piccola unità elettrica alimentata da una batteria altrettanto piccola che eroga una potenza piuttosto modesta alle ruote solo in alcuni momenti (partenza e accelerazione). Il motore elettrico ha anche la funzione di generatore perché riesce a recuperare l’energia cinetica durante le frenate e la immagazzina nella batteria. L’energia viene sfruttata nei casi precedentemente elencati, oppure per far funzionare il sistema start&stop che spegne e riaccende la vettura quando ci si ferma in colonna o al semaforo.
L’ibrido mild non permette in nessuna occasione di muoversi con la sola modalità elettrica però le vetture equipaggiate con questa tecnologia sono omologate come ibride e hanno il libero accesso alle zone ZTL di molti centri cittadini, inoltre possono usufruire delle agevolazioni fiscali in alcune regioni.
Full Hybrid
Le vetture Full Hybrid hanno più o meno il medesimo schema della tecnologia Mild Hybrid, ma sfruttano un motore e una batteria più grande e potente che permette di viaggiare a zero emissioni, anche se soltanto per pochi chilometri grazie alla presenza di un sistema che permette di collegare e scollegare il termico o di mixare la potenza dei due motori quando si ha la necessità.
La batteria si ricarica solo nelle fasi di decelerazione e frenata e la spinta che viene data al motore termica dipende da quanta energia il guidatore è riuscito ad immagazzinare nell’accumulatore grazie al suo stile di guida e ovviamente al percorso effettuato. Consumi ed emissioni inquinanti sono di solito più bassi rispetto alle Mild Hybrid.
Hybrid Plug-in
Le ibride plug-in ricalcano di solito lo schema delle “Full”, ma a differenza di queste ultime sfruttano batterie che possono essere ricaricate tramite un apposito cavo da collegare alla rete domestica tradizionale o a colonnine di ricarica elettrica. La batteria risulta ancora più potente e permette di viaggiare in modalità 100% elettrica per qualche decina di km, infatti di solito l’autonomia a zero emissioni può essere comprese dai 20 ai 50 km. Questo permette ad auto anche potentissime di consumare solo poche gocce di carburante, mentre i tempi di ricarica variano da mote ore a pochi minuti a secondo del sistema di ricarica disponibile.