ATP Montecarlo – Fognini euforico dopo la vittoria: “la dedico alla mamma! Fortuna che c’è Flavia che mi sopporta”

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Fabio Fognini trionfa nella finale di Montecarlo: il tennista azzurro dedica la vittoria alla mamma e a Flavia Pennetta e ammette di aver ritrovato se stesso dopo un periodo buio

Fabio Fognini vince la finalissima dell’ATP di Montecarlo battendo Dusan Lajovic in due set. Il tennista azzurro conquista il primo Masters 1000 della carriera, ritoccando il suo best ranking alla 12ª posizione. Un successo storico per Fognini che, al momento della premiazione, esprime tutta la sua felicità: “va detto in annanzitutto grazie al pubblico, senza di voi non sarei più. Ringrazio gli organizzatori per questo evento straordinario. Io sono nato qua vicino e per me vincere questo torneo è qualcosa di straordinario, che ancora non riesco a credere. Bravo Lajovic, so che la prima finale è sempre dura. Però hai un grande team e per me è stato difficile, visto che il tuo coach mi conosce bene (Josè Perlas ex coach di Fognini, ndr). Settimana incredibile per te, continua a lavorare e ben presto toccherà a te vincere. Grazie al mio team. Quest’anno abbiamo iniziato abbastanza male, ma diciamo che siamo ad aprile e abbiamo vinto un bel torneino. Ringrazio la famiglia, gli amici, Flavia che mi supporta e mi sopporta. Ad Arma di Taggia. Sono molto contento. Ringrazio il direttore del torneo e tutti gli sponsor che fanno si che questo torneo sia uno dei più belli del mondo. I fisioterapisti che mi hanno aiutato dall’inizio alla fine del torneo. Un torneo con una dedica speciale, alla mamma che domani compirà gli anni. Tanti auguri di buona Pasqua a tutti, ci vediamo al prossimo anno“.

AFP/LaPresse

Intervistato ai microfoni di Sky Sport, Fognini ha spiegato: “giorno storico oggi? È Pasqua?! Primo italiano a vincere un Masters 1000, è difficile esprimere quello che sento a caldo. Finale partita meno bella del torneo? Le finali vanno vinte, non mi interessa come. L’ho detto tutta la settimana, dal periodo brutto di inizio anno, che avrei vinto questo coppa non ci credeva nessuno, bisogna essere sinceri. Però è successo. Sono rimasto a lottare, ho ritrovato il mio tennis anche se negli ultimi due giorni è stato difficile giocare per le condizioni meteo. Ma non importa, stasera dormo con Flavia e Federico. Qualsiasi finale è molto difficile. Io avevo l’esperienza, lui non aveva nulla da perdere. Arrivare favorito poteva essere un problema, sapevo che lui preparava la partita nel migliore dei modi perchè ha un allenatore che mi ha lanciato nel mondo professionistico, mi ha fatto la prima finale in carriera, Josè Perlas è uno dei migliori coach al mondo. È difficile gestire le emozioni: questa notte ho dormito meno, poi ho pranzato poco. La partita più difficile? La prima contro Rublev. La cosa più difficile? Non mi riconoscevo nella lotta. Mi è mancato vincere il set che ho perso con Vesely, uno dei due che ho perso con Bautista, avevo bisogno di ritrovare questo. Sono venuto qui per trivare me stesso, è quello che successo nel primo turno contro Rublev che aveva la partita in mano, ma io sono rimasto lì e l’ho portata a casa con un po’ di fortuna e ho ritrovato tutto me stesso“.

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