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Sicurezza stradale: ecco come l’Europa corre ai ripari chiedendo aiuto alla tecnologia

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Per contrastare il terribile fenomeno delle morti sulle strade l’Unione europea punta sull’obbligo di nuovi sistemi di sicurezza attiva e passiva

L’Unione Europea ha un nobile, ma decisamente difficile obbiettivo, ovvero quello di salvare la vita a ben 25mila persone e di evitare il ferimento grave di 140.000 utenti della strada entro il 2038. Si tratta di una tappa che porterà ad uno scopo ancora più grande denominato “Vision Zero” che prevede l’azzeramento dei morti sule strade entro il 2050: sembra qualcosa di decisamente utopistico, ma quello che sembra irrealizzabile, a volte lo diventa, basta usare i giusti mezzi.

Ma come farà l’Europa a salvare la vita a 25.000 persone? Innanzi tutto bisogna analizzare le cause di questi decessi: la maggior parte degli incidenti stradali avviene per colpa di un errore umano. La causa principale è la distrazione al volante, spesso causata dall’uso dello smartphone, subito dopo troviamo la velocità troppo elevata e l’uso di droghe e sostanze alcoliche capaci di alterare lo stato psicofisico di chi si mette al volante. Solo una minima parte degli incidenti risulta provocato da fattori esterni, come ad esempio guasti meccanici, oppure problemi alle infrastrutture.

La soluzione a questa strage senza fine si chiama tecnologia, infatti l’avvento dei nuovi sofisticati sistemi di assistenza alla guida (ADAS), insieme ad altre tecnologie di controllo (Tutor, Autovelox, Provida, etc.), stanno contribuendo in maniera esponenziale all’abbattimento dei morti e dei feriti gravi sulle strade. La vera svolta arriverà però nel 2022, quando L’unione Europea renderà obbligatori sulle automobili di nuova costruzione una lunga serie di nuovi sistemi di sicurezza attiva e passiva, mentre dal 2024 l’obbligo verrà esteso alla dotazione di serie delle auto nuove da immatricolare.

Tra questi sistemi troveremo: il Limitatore di velocità intelligente (ISA) capace di leggere i segnali stradali e adattare la velocità dell’auto ai limiti presenti; il sistema che permette di mantenere la propria corsia in maniera automatica (LKA); la frenata automatica d’emergenza con riconoscimento ciclisti e pedoni; il sistema che rileva il grado di stanchezza del guidatore avvertendolo con suoni luminosi e messaggi visivi. A questi dispositivi forse si aggiungeranno anche altri che per il momento rimangono molto discussi, come ad esempio il sistema di registrazione incidenti (scatola nera) e l’etilometro che blocca l’accensione della vettura.

 

 

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