LeBron James ufficialmente fuori dai Playoff, la stella dei Lakers prende atto delle difficoltà della stagione ma si dice pronto a lavorare duro per riguadagnare la postseason
Dopo la sconfitta subita contro i Brooklyn Nets nell’ultimo turno della regular season, i Los Angeles Lakers hanno avuto la certezza matematica di non giocare i Playoff in questa stagione. In realtà appunto, serviva solo che la matematica emettesse il suo verdetto, perché il campo e soprattutto gli stessi Lakers, avevano già emesso il loro da tempo: infortuni, prestazioni sottotono e scarsa coesione del gruppo (almeno post trade mancata di Anthony Davis) sono stati alcuni dei motivi del crollo verticale dei Lakers degli ultimi mesi.
LeBron James non giocherà i Playoff dopo 14 anni. Un duro colpo per il numero 23 che, come leader della squadra, anche questa volta ha deciso di metterci la faccia. Anno complicato e sfortunato sì, ma i Playoff vanno guadagnati: “chiaramente è stata una stagione difficile per tutti: essere fuori dai Playoff non è il risultato per cui tutti abbiamo lavorato dall’inizio dell’anno. Molte cose sono accadute durante quest’anno: infortuni, squalifiche, cose così, che non ci hanno permesso di giocare un basket sostenibile per 48 minuti. Ma non dobbiamo fasciarci la testa per questo, bisogna continuare a lavorare e cercare di migliorare giorno dopo giorno. Fare meglio oggi, e poi domani, e andare avanti in questo modo. I Playoff non sono mai sicuri ad inizio anno, per nessuno in questa Lega, bisogna andare in campo e giocare duro per guadagnarseli. Quello che farò ora, personalmente, è continuare a lavorare duro come ho sempre fatto, e cercare di migliorare. Saltare qualche partita da qui a fine stagione? Non lo so, penso che ora mi siederò assieme al coaching staff e ai preparatori per capire cosa è meglio fare. Ma quello che voglio è giocare a basket. Già non giocare i Playoff significa stare senza basket per cinque mesi, quindi spero di poter giocare più partite possibili da qui a fine stagione”.