Giannis Antetokounmpo e James Harden stanno duellando a distanza per la vittoria del titolo di MVP della NBA, la nostra preferenza “pende” verso Houston
Siamo alle solite, alle porte di Aprile nella NBA si accende il dibattito sul possibile vincitore del titolo di MVP. L’assegnazione quest’anno divide in maniera netta gli appassionati: Giannis Antetokounmpo o James Harden? Le due fazioni hanno entrambe argomenti validissimi per portare avanti le rispettive candidature, ma alla fine soltanto uno la spunterà nella corsa al premio di miglior giocatore della stagione NBA. Esprimere un parere in questo caso non è semplice, va innanzi tutto chiarito un aspetto, “votare” per uno dei due non vuole affatto dire che l’altro non meriti suddetto premio. Ma tant’è, l’ex-aequo non esiste in questi casi, bisogna schierarsi e noi in questo caso tendiamo a spezzare una lancia in favore della guardia di Houston.
Spesso potrebbe essere un errore partire dai numeri per arrivare ad una valutazione, ma per la stagione di Harden è obbligatorio iniziare dai dati che danno il quadro della situazione. Al momento la guardia viaggia a 36,2 punti di media, con picchi sopra i 60 che hanno fatto balzare sulla sedia tutti gli appassionati di basket indistintamente. 7,5 assist e 6,5 rimbalzi condiscono il tutto, con il 44% dal campo che per un esterno che tira tanto dalla distanza non è affatto male. I numeri però non sono tutto, a questi va aggiunto dell’altro. Harden ha dovuto “sopportare” in questa annata le assenze reiterate di Paul, Gordon ed anche di Capela a causa di infortuni vari, trascinando letteralmente da solo per mano la squadra di D’Antoni. A molti non piace il suo gioco troppo solitario, in tutta sincerità neanche a chi vi parla, ma l’MVP di questa stagione merita di essere il mancino di Houston. Antetokounmpo dalla sua ha di certo il record dei Bucks che è migliore di quello dei Rockets, ma va ribadito che si tratta di un premio personale, dunque il resto è fuffa. Harden in diverse fasi della stagione ha dato la sensazione di poter dominare da solo le gare, di portare a spasso gli avversari anche arrivando a fine partita stremato per il numero di possessi giocati ed il numero di contatti subiti. Insomma, MVP-bis ad Harden, il nostro voto è per il back to back dell’ex Thunder.