MotoGp – Dalle spese ai competitor pronti a montare lo spoiler copiato alla Ducati, Dall’Igna svela: “avevamo chiesto una cosa alla FIM, ma…”

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Gigi Dall’Igna analizza il caso spoiler in Argentina dopo la sentenza della Corte d’Appello FIM

E’ un Gigi Dall’Igna sereno e rilassato, quello arrivato in Argentina due settimane dopo il Gp del Qatar. Due settimane di caos e polemiche, che non hanno permesso alla Ducati di godere di un po’ di riposo dopo l’esordio stagionale.

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Alessandro La Rocca/LaPresse

La sentenza della Corte d’Appello FIM ha dato ragione al team di Borgo Panigale, che a Termas de Rio Hondo potrà continuare ad usare lo spoiler montato in Qatar sulla DesmosediciGp. “Ducati ha interpretato e letto in maniera corretta il regolamento tecnico e le sue linee guida successive diramate dal direttore tecnico del campionato. Questo è stato confermato anche dalla corte d’appello, che ha avuto modo di visionare non solo la nostra documentazione, ma anche quella che è stata presentata dai nostri rivali. Mi sembra anche giusto dire che noi durante il dibattimento alla Corte d’Appello abbiamo dovuto anche divulgare il nostro know-how non solo alla corte, ma anche ai nostri avversari: questo non ci sembre giusto o sportivo“, ha affermato il boss Ducati Corse a Motorsport.

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Foto Alessandro La Rocca/LaPresse

Siamo soddisfatti sicuramente, eravamo tranquilli di aver fatto bene il nostro lavoro ma eravamo in mano di un giudizio di una persona quindi si ha sempre un po’ di apprensione, eravamo tranquilli di aver fatto il nostro lavoro bene, siamo contenti perchè ci hanno dato ragione, dopo la presentazione dei documenti presentati dalla Ducati e dai nostri competitor, segno che avevamo letto ed interpretato molto bene il regolamento. Noi avevamo chiesto alla corte di poter dare dei documenti solo ai giudici ma questo non ci è stato concesso quindi abbiamo dovuto svelare quello che era il background del cucchiaio ai nostri competitor per difenderci“, ha aggiunto Dall’Igna ai microfoni Sky.

Alessandro La Rocca/LaPresse

L’ingegnere della Ducati ha analizzato poi il compito dello spoiler: “questo dispositivo ci permette di abbassare la temperatura della gomma posteriore di circa 6/7 gradi e questo rappresenta un buon beneficio dal punto di vista prestazionale, non solo sul giro secco, otteniamo anche un vantaggio sulle parti finali della gara. Dal punto di vista del carico aerodinamico il vantaggio è assolutamente esiguo, noi non abbiamo manco fatto dei test in galleria del vento per misurarlo. Ci siamo concentrati solo sulla riduzione della temperatura della gomme posteriore e visto che questo beneficio c’era abbiamo deciso di usarlo in gara“.

Gigi Dall'Igna
LaPresse/Alessandro La Rocca

Non poteva poi mancare un commento sulle spese: “abbiamo speso per fare tutto il procedimento della corte d’appello più o meno come 5 giornate di galleria del vento, nel 2018 per fare lo sviluppo di tutta l’aerodinamica della MotoGp abbiamo speso 10 giornate della galleria del vento, questa situazione ci ha fatto buttare il 50% dei costi aerodinamici della nostra moto, Ducati corse spende circa l’1% del proprio budget per l’aerodinamica quindi tutto quello che si può fare per ridurre i costi dell’aerodinamica ha un effetto irrisorio su tutto il budget complessivo di ducati corse“.

Infine sui rivali, che presto potrebbero montare lo spoiler sulle loro moto ha concluso: “noi abbiamo avuto questa idea copiando un nostro competitor, abbiamo visto cosa ha fatto yamaha e abbiamo deciso di replicare un sistema analogo sulla nostra moto quindi immagino che anche i nostri avversari lo utilizzeranno a partire dalle prossime gare“.

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