Juventus, Allegri chiarisce tutto: litigi, dimissioni e la questione rinnovo

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Massimiliano Allegri ha parlato del suo futuro alla Juventus che è a serio rischio sopratutto nel caso in cui dovesse uscire dalla Champions prematuramente

Incontro con il presidente dopo l’Atletico per decidere il futuro? È cambiato tutto, perché ci siamo visti ieri sera. Finora credo che tutte le cose che sono state scritte, dalle mie dimissioni ai litigi col presidente direi che eravamo su Scherzi a Parte. Altrimenti o io e il presidente ci facciamo curare da dottori seri o qualcosa non torna. Perché due persone come me e il presidente, credo mediamente intelligenti, dopo 5 anni che stanno insieme e stanno lavorando e con la Juve hanno costruito qualcosa di importante, è possibile che con 16 punti di vantaggio al quinto anno, vinta la Supercoppa e dentro gli ottavi di Champions l’allenatore deve dare le dimissioni? Se no le cinture di forza non bastano. Né dimissioni, né litigate. Siamo andati a cena, si è mangiato anche discretamente bene. Abbiamo parlato e abbiamo deciso che del rinnovo del contratto nel parleremo a stagione finita“. Lo ha detto il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di campionato con l’Udinese, parlando del suo futuro.

LaPresse/Spada

Quindi spero che da ora in poi non venga scritto che Allegri si è picchiato col presidente. D’ora in poi venga scritto che la Juve ha fatto una buona stagione. Cinque anni fa quando sono arrivato c’era la paura di non passare il girone e l’obiettivo della società era portare la Juve a giocarsi tutti gli anni la possibilità di vincere la Champions. Per farlo bisogna passare il girone, perché se non lo fai la Champions non la vinci. Poi dagli ottavi in poi nel calcio non c’è niente di scontato, basta vedere i risultati di questi giorni. Vincere è straordinario, continuare a farlo è ancora più difficile, però la Juve ha una base solida importante e tutti gli anni potrà giocarsi le sue chance in Champions“, ha aggiunto Allegri. “E se non ti va bene un anno c’è sempre l’anno dopo. Questa è la cosa più importante per un’azienda come la Juve. Poi nel calcio si vince o si perde, la Champions è così. Detto questo martedì avremo le nostre possibilità di passare il turno in una stagione che sento dire che se usciamo diventa fallimentare. Pensate le altre che fanno. Io credo che bisogna celebrare i due o tre trofei che la Juve può ancora vincere. E vanno celebrati, perché ogni vittoria è frutto di lavoro e sacrificio per portarla a casa. Non è che ce la regalano. Quindi tutte le vittorie vanno celebrate“, ha tenuto a sottolineare il tecnico bianconero. (Spr/AdnKronos)

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