Il pilota russo ha raccontato la sua esperienza, sottolineando di voler tornare presto in un top team
Prima la Red Bull, poi la retrocessione in Toro Rosso e infine l’esclusione dalla griglia. L’opportunità Ferrari per restare nel circus della Formula 1, occupandosi del simulatore di Maranello per sognare una nuova chance. Daniil Kvyat l’ha avuta, riprendendosi il sedile della Toro Rosso e togliendosi lo sfizio di tenere dietro a Melbourne la Red Bull di Gasly.
Una soddisfazione enorme, come sottolineato dal pilota russo ai microfoni della Gazzetta dello Sport: “ho lottato tutta la gara, avere lasciato dietro Pierre mi ha dato soddisfazione perché la Red Bull è più veloce di noi. Mi è stato attaccato aspettando un mio errore, ma io non ne ho fatti e non ha potuto passarmi. Essere subito competitivo dopo un anno di stop è stato importante. Ho già detto grazie dopo la firma del contratto, molte persone mi hanno aiutato e sanno che sono riconoscente. Adesso siamo di nuovo in viaggio. L’esperienza in Ferrari? È stata fondamentale, mi sono creato nuovi amici ed è stato bello fare parte di un team italiano con una storia così prestigiosa. Mi hanno accolto molto bene e ho avuto la possibilità di restare vicino al mondo della Formula 1, lavorando con due piloti molto forti come Raikkonen e Vettel. Mi ha colpito Seb. È un pilota fortissimo, molto veloce e costante, che si applica tanto. L’anno scorso è stato difficile, ma le sue qualità non sono in discussione. Ho provato la macchina a Fiorano, erano solo test di gomme da bagnato con la Pirelli, però la sensazione di salire su quella macchina rossa su quel circuito storico è stata spettacolare. Un ricordo che mi rimarrà impresso per tanto tempo“.
Kvyat si è poi soffermato sul presente: “con la Toro Rosso non ci eravamo lasciati sbattendo le porte, anche se da fuori è sembrato così, perciò sono stato contento. Ritrovare l’atmosfera familiare della Toro Rosso è proprio quello che mi serviva. Sono super motivato. Da quello che si è visto in Australia, la Red Bull è già in grado di lottare per la vittoria. Noi battagliamo nel gruppone di metà classifica e crediamo di avere una macchina e un motore competitivi. Dietro ai primi tre team, quest’anno ci sono opportunità per tutti. Questa è una stagione fondamentale, sogno di tornare in un top team altrimenti perché sarei qui? Tutti abbiamo bisogno di un obiettivo per cui lavorare e io un giorno vorrei lottare per il titolo mondiale“.