Tramite un lungo post su Facebook, mamma Tonina ha sottolineato che la famiglia Pantani non ha nulla a che vedere con il fallimento della Mercatone Uno
“Partendo dal fatto che, chiaramente dispiace tanto per quello che sta accadendo, sentiamo la necessità di fare chiarezza sui fatti. Per quanto riguarda i ‘cimeli di Marco‘, quelli originali e usati da lui stesso, sono in possesso o della famiglia e quindi esposti allo Spazio Pantani a Cesenatico, o in possesso di qualche amico o parente intimo di Marco perché regalati da lui stesso. Il materiale in possesso alla fondazione Pezzi, prestato alla Mercatone Uno, quindi posto sotto sequestro per via del fallimento, è materiale che negli anni in cui Marco ha corso per la squadra di proprietà di Romano Cenni ha avuto a disposizione. Sicuramente originale, ma in alcuni casi mai utilizzato“.
“Le nostre energie sono tutte rivolte su questa battaglia, e sul tenere sempre vivo il ricordo di Marco, con le nostre attività (Fondazione Marco Pantani, Spazio Pantani, beneficenza, Pantani Corse, Gran Fondo Marco Pantani). Per cui chiediamo a tutti di rispettare il nostro pensiero. Dispiaciuti, come già detto, chiediamo rispetto sui media e sui social; Marco non deve sempre essere usato per fare notizia. Con il fallimento dell’azienda, Marco non ha nulla a che fare, non tiriamolo sempre in ballo per vendere più copie, o ricevere “mi piace” sui social. Detto questo, seguiremo gli eventi in maniera attiva, augurandoci il buon senso da parte di tutti. Un grande grazie a tutti i tifosi che non ci fanno mai mancare l’affetto. Marco per sempre“, ha concluso Tonina Pantani. (Red-SprAdnKronos)