Atletica, Europei indoor di Glasgow: il DT della Nazionale Italiana Antonio La Torre ha parlato a caldo dopo la competizione, un 7+ agli azzurri
L’Italia chiude l’Europeo indoor di Glasgow con l’ottavo posto nel medagliere e l’undicesimo nella classifica a punti. Sette i finalisti, uno in meno rispetto a Belgrado 2017, ma per 29,5 punti complessivi, contro i 25 conquistati due anni fa. Bilancio numerico sostanzialmente in pareggio quindi, ma notevolemte in attività alla luce dello straordinario successo ottenuto da Gianmarco Tamberi, il cui ritorno è con ogni probabilità una notizia tra le più belle per tutto lo sport italiano, a poco più di 16 mesi dall’appuntamento con i Giochi Olimpici di Tokyo. “All’Italia vista qui darei un sette più – il commento a fine manifestazione del DT Antonio La Torre – che è ovviamente la media tra le cose da dieci, come Gimbo Tamberi e le ragazze della staffetta 4×400, ed altre meno liete, e che sono sotto gli occhi di tutti. Quello che davvero mi interessa è continuare a lavorare con il clima di squadra che si è consolidato in queste settimane, consapevoli del fatto che lo scenario internazionale non ammette un approccio che non sia di totale dedizione. Abbiamo davanti la strada verso Doha, e prima ancora passaggi chiave come il Mondiale di staffette di Yokhohama, per poi puntare ai Giochi. Il contesto è durissimo, dobbiamo tutti esserne consapevoli e continuare ad andare avanti, senza tentennamenti“. La rassegna è stat dominata dalla Gran Bretagna, vincitrice di ben 12 medaglie, anche se il medagliere, per la consueta modalità di calcolo, vede primeggiare la Polonia, vincitrice di 5 orI (sui sette podi totali), contro i 4 britannici. Emergono prepotenti la Norvegia degli Ingebritsen e di Karsten Warholm, e la Grecia e l’Ucraina, capci di conquistare rispettivamente cinque e quattro podi. Lo strapotere britannico emerge dalla classifica a punti, dove la Polonia, seconda, è distanziata di 50 lunghezze (122,5 contro 72).