Il mitico modello Stratos garantì alla casa Lancia il dominio assoluto del mondo dei rally fino a metà degli anni 70
È stata inaugurata ieri, presso l’Headquarter parigino della Federazione Internazionale dell’Automobile in Place de la Concorde, una nuova sezione della FIA Hall of Fame – la galleria realizzata nel 2017 per celebrare la storia della Formula 1 – dedicata a 17 Campioni del Mondo di Rally, una delle discipline più impegnative e coinvolgenti dell’automobilismo sportivo.
All’evento erano presenti molti dei protagonisti di queste emozionanti competizioni, tra cui il campione del mondo Miki Biasion della Squadra Corse Lancia, oltre ad alcune vetture vincitrici di diverse epoche del Campionato del Mondo Rally. Tra le più ammirate, una straordinaria Lancia Stratos GR.4 Alitalia (1974) che vinse il rally del Portogallo nel 1976 e si classificò seconda nel rally di Monte Carlo del 1977. Contraddistinta dalla livrea bianco-rosso-verde dello sponsor Alitalia, l’esemplare fa parte della preziosa collezione di FCA Heritage, il dipartimento del Gruppo dedicato alla tutela e alla promozione del patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
Il mitico modello Stratos garantì alla casa Lancia il dominio assoluto del mondo dei rally fino a metà degli anni 70. All’epoca il direttore sportivo Cesare Fiorio sfruttò tutte le possibilità del regolamento per creare -sotto il suo coordinamento – la prima auto costruita con il solo ed unico scopo di vincere i rally. La coupé due posti è caratterizzata dall’iconica linea cuneiforme, opera di Marcello Gandini per la carrozzeria Bertone, ed è spinta da un sei cilindri da 2,4 litri di provenienza Ferrari, situato alle spalle di pilota e copilota allo scopo di ottimizzare il peso.
Prodotta nella versione ufficiale da corsa (con testata prima a 12, poi a 24 valvole per una potenza massima di 300 CV) in 26 esemplari su un totale di circa 500, la Stratos conquistò un numero straordinario di vittorie, tanto da essere definita l'”arma assoluta” dei rally. Fra l’altro vinse per tre volte consecutive il rally di Monte Carlo e si aggiudicò tre titoli nel campionato mondiale costruttori (dal 1974 al 1976) ed altrettanti nell’europeo piloti, oltre alla vittoria (nel 1977, con Sandro Munari) della Coppa Mondiale #fia piloti rally.