Inter, la gestione del caso Icardi è da applausi: attacchi, capricci, speculazioni e Wanda Nara, un capitano è tutt’altra cosa!

SportFair

Applausi all’Inter, applausi a Marotta: la gestione del caso Icardi è da grande squadra, il club viene prima dei capricci di un calciatore

L’Inter sta vivendo un momento molto delicato della sua stagione, anzi, molto di più. Si tratta di uno snodo chiave per il futuro della società, dato che la rottura con Mauro Icardi porterà quasi certamente al suo addio in estate e ad un cambio di rotta repentino in merito alle scelte di mercato della società. Icardi ha decisamente stancato con i suoi comportamenti e con quelli dell’agente Wanda Nara. Ha stancato tifosi, addetti ai lavori, dirigenza e sopratutto una società che sinora lo ha coccolato e coperto, ma adesso è giunto il momento di dire basta.

Spada/LaPresse

Marotta con il suo proverbiale polso, ha deciso di prendere la situazione in mano, non facendosi mettere i piedi in testa dall’atteggiamento del duo di casa Icardi. Di certo è stato giustissimo togliere la fascia di capitano ad un calciatore che non ha a cuore l’Inter, ma sta pensando solo a guadagnare 2 milioni di euro in più, pur giocando malissimo nelle ultime gare. Inoltre non può fare il capitano un uomo che non difende i propri compagni dagli attacchi durissimi della sua stessa agente, la quale ha accusato senza mezzi termini i colleghi interisti di non saper servire Icardi, come se la colpa della crisi di Maurito sia da addebitare ai compagni e non al suo momento no. L’Inter ha giustamente deciso di dire basta ed Icardi dopo la scelta di togliergli la fascia ha preso una decisione che dimostra il suo menefreghismo nei confronti del club. L’argentino si è infatti rifiutato di giocare in Europa League, come se la fascia fosse un atto dovuto e senza quella non possa scendere in campo. Icardi avrebbe potuto dimostrare di tenere all’Inter ma ha preso una decisione opposta, dando dunque ragione al club ed ascoltando le intenzioni bellicose della moglie. Applausi all’Inter, applausi a Marotta.

Condividi