Rafa Nadal ha commento in conferenza stampa la notizia del possibile ritiro di Andy Murray: lo spagnolo ha raccontato un simpatico aneddoto sul caratterino dello scozzese quando i due erano bambini
Nei giorni scorsi, tramite una conferenza stampa organizzata all’improvviso, Andy Murray ha annunciato il suo probabile ritiro dal tennis, con scadenza entro Wimbledon. Il tennista scozzese ha spiegato che, a causa dei continui e inrisolti problemi all’anca che durano da oltre un anno, non riesce ad esprimere al meglio il suo tennis. Murray proverà a giocare per qualche mese, per poi prendere la decisione di dire addio al tennis in quel di Wimbledon, davanti al pubblico britannico.
La notizia ha monopolizzato interviste e conferenze stampa dei colleghi impegnati agli Australian Open, e un po’ tutti hanno voluto esprimere un pensiero nei confronti del tennista di Glasgow. Rafa Nadal non è stato da meno. Lo spagnolo ha spiegato le sue sensazioni appena è venuto a sapere la notizia, riflettendo poi sulla propria carriera e i propri acciacchi. Nadal ha inoltre rivelato un simpatico aneddoto sul caratterino di Murray da piccolo, un vero bad boy: “è una brutta notizia, ma quando uno come lui che ha vinto quasi tutto quello che c’era da vincere, soffre per così tanto tempo e sente di non essere competitivo per i tornei più importanti, allora diventa difficile. Un po’ come la mia carriera: quando hai dolore e non puoi muoverti bene, ti alleni senza un obiettivo. Dispiace ma ha già 31 anni e se dieci anni fa si fosse ritirato a 31 anni, avremmo detto che avrebbe avuto una grande e lunghissima carriera. Ora invece è diverso perché si gioca più a lungo. È la vita e succede: oggi è lui, domani un altro. Non abbiamo più 20 anni, quelli della nostra generazione sono tutti sopra i 30. Giocavamo gli stessi tornei nella categoria under 13 e 14. Da piccolo era un po’ un bad boy. Poi come tutti ha avuto un’evoluzione della personalità. Ho sempre avuto un buon rapporto con lui, è stato alla mia accademia, abbiamo giocato contro nei tornei più importanti e ci ci siamo sfidati nelle esibizioni. Sono ricordi indelebili“.